L’epica politica di Balestrini dà voce narrativa all’operaismo italiano.

La nuova edizione di un grande classico della letteratura del ‘900, sempre disponibile nel catalogo di DeriveApprodi.

Vogliamo tutto è un ordigno linguistico di calcolata potenza e di trattenuta passionalità. Passione e ironia si intrecciano con dosaggio sapiente ed esplodono insieme, dando vita a un libro che si può leggere in molti modi: come un resoconto delle lotte sociali del proletariato metropolitano, come un controcanto incalzante e talora balzellante al diffondersi dell’autonomia degli operai, come uno sguardo distaccato, o come un gesto di simpatia del linguaggio per la vita.
Pubblicato per la prima volta nel 1971, Vogliamo tutto è la storia di un operaio arrivato dal Sud nella Fiat in ebollizione, la storia della scoperta della metropoli, della violenza e dell’oppressione capitalistica, della comunità proletaria che si forma, della rivolta che serpeggia e poi esplode. Il romanzo racconta in prima persona le vicende dell’emigrazione dal Sud e quelle della lotta operaia a Torino. La prima persona narrante è quella di un operaio che Balestrini ha fatto parlare e registrato coscienziosamente per poi rimixare il parlato con un ritmo che si piega all’intenzione di una poetica variegata, policroma e polifonica. Quella realizzata è un’operazione che non ha nulla a che fare con il populismo o con il realismo descrittivo. Il lavoro di smontaggio e rimontaggio segue le linee di una metodologia combinatoria che si esercita integralmente sulla materia linguistica con un «procedimento» calcolato.
È qui la caratteristica assolutamente originale di questo scrittore, nel suo operare attraverso prelevamenti di materiale verbale pre-esistente alla scrittura. In questo senso si potrebbe dire che Balestrini è il primo poeta che non ha mai scritto una parola sua, perché le parole per lui sono materiale da ricombinare. Il gesto del poeta consiste nel prelevare parole dallo smisurato territorio verbale circostante, nel predisporne il funzionamento, il ritmo e dunque la potenza emotiva.

autor*

(Milano, 1935 – Roma 2019), ha vissuto tra Roma e Parigi. Negli anni Sessanta è stato tra i principali animatori della stagione della «neoavanguardia». Autore di numerose raccolte di poesia e di romanzi di successo tra i quali Vogliamo tutto, Gli invisibili, I furiosi. Con altri è stato ideatore di storiche riviste come «Quindici», «alfabeta» e «alfabeta2». La casa editrice DeriveApprodi ha pubblicato quasi tutte le sue opere.

rassegna stampa

Recensioni

  1. Roberto Tronk

    Videointervista a Nanni Balestrini sul Fatto Quotidiano

    Intervista di Stefano Feltri a Nanni Balestrini, in occasione della riedizione di “Vogliamo tutto”, con Mimmo Calopresti – da Il fatto quotidiano TV, 25 settembre 2013

    Guarda

  2. Roberto Tronk

    Recensione di “Vogliamo Tutto” su Sololibri

    Mario Bonanno su Sololibri.net, 19 settembre 2013

    Vai all’articolo

  3. Roberto Tronk

    “Che cosa vogliamo? Tutto”: intervista a Nanni Balestrini

    Intervista di Marianna Sica a Nanni Balestrini, in occasione della riedizione di “Vogliamo tutto” – da Commonware, 1 novembre 2013

    Vai all’intervista

  4. Roberto Tronk

    Prefazione di Franco Berardi (Bifo) alla nuova edizione di Vogliamo tutto

    La prefazione di Franco Berardi (Bifo) alla nuova edizione di “Vogliamo tutto” – da Commonware, 1 novembre 2013

    Vai all’introduzione

  5. Roberto Tronk

    Introduzione inedita di Nanni Balestrini a Vogliamo tutto

    Un testo di Nanni Balestrini in occasione della riedizione di “Vogliamo tutto” – da Commonware, 1 novembre 2013

    Leggi online

Solamente clienti che hanno effettuato l'accesso ed hanno acquistato questo prodotto possono lasciare una recensione.

Vogliamo tutto

pagine: 
    192
anno: 
    2013
isbn: 
    9788865480779
libro 13,00

Vogliamo tutto

L’epica politica di Balestrini dà voce narrativa all’operaismo italiano.
libro 13,00

La nuova edizione di un grande classico della letteratura del ‘900, sempre disponibile nel catalogo di DeriveApprodi.

Vogliamo tutto è un ordigno linguistico di calcolata potenza e di trattenuta passionalità. Passione e ironia si intrecciano con dosaggio sapiente ed esplodono insieme, dando vita a un libro che si può leggere in molti modi: come un resoconto delle lotte sociali del proletariato metropolitano, come un controcanto incalzante e talora balzellante al diffondersi dell’autonomia degli operai, come uno sguardo distaccato, o come un gesto di simpatia del linguaggio per la vita.
Pubblicato per la prima volta nel 1971, Vogliamo tutto è la storia di un operaio arrivato dal Sud nella Fiat in ebollizione, la storia della scoperta della metropoli, della violenza e dell’oppressione capitalistica, della comunità proletaria che si forma, della rivolta che serpeggia e poi esplode. Il romanzo racconta in prima persona le vicende dell’emigrazione dal Sud e quelle della lotta operaia a Torino. La prima persona narrante è quella di un operaio che Balestrini ha fatto parlare e registrato coscienziosamente per poi rimixare il parlato con un ritmo che si piega all’intenzione di una poetica variegata, policroma e polifonica. Quella realizzata è un’operazione che non ha nulla a che fare con il populismo o con il realismo descrittivo. Il lavoro di smontaggio e rimontaggio segue le linee di una metodologia combinatoria che si esercita integralmente sulla materia linguistica con un «procedimento» calcolato.
È qui la caratteristica assolutamente originale di questo scrittore, nel suo operare attraverso prelevamenti di materiale verbale pre-esistente alla scrittura. In questo senso si potrebbe dire che Balestrini è il primo poeta che non ha mai scritto una parola sua, perché le parole per lui sono materiale da ricombinare. Il gesto del poeta consiste nel prelevare parole dallo smisurato territorio verbale circostante, nel predisporne il funzionamento, il ritmo e dunque la potenza emotiva.

(Milano, 1935 – Roma 2019), ha vissuto tra Roma e Parigi. Negli anni Sessanta è stato tra i principali animatori della stagione della «neoavanguardia». Autore di numerose raccolte di poesia e di romanzi di successo tra i quali Vogliamo tutto, Gli invisibili, I furiosi. Con altri è stato ideatore di storiche riviste come «Quindici», «alfabeta» e «alfabeta2». La casa editrice DeriveApprodi ha pubblicato quasi tutte le sue opere.

Recensioni

  1. Roberto Tronk

    Videointervista a Nanni Balestrini sul Fatto Quotidiano

    Intervista di Stefano Feltri a Nanni Balestrini, in occasione della riedizione di “Vogliamo tutto”, con Mimmo Calopresti – da Il fatto quotidiano TV, 25 settembre 2013

    Guarda

  2. Roberto Tronk

    Recensione di “Vogliamo Tutto” su Sololibri

    Mario Bonanno su Sololibri.net, 19 settembre 2013

    Vai all’articolo

  3. Roberto Tronk

    “Che cosa vogliamo? Tutto”: intervista a Nanni Balestrini

    Intervista di Marianna Sica a Nanni Balestrini, in occasione della riedizione di “Vogliamo tutto” – da Commonware, 1 novembre 2013

    Vai all’intervista

  4. Roberto Tronk

    Prefazione di Franco Berardi (Bifo) alla nuova edizione di Vogliamo tutto

    La prefazione di Franco Berardi (Bifo) alla nuova edizione di “Vogliamo tutto” – da Commonware, 1 novembre 2013

    Vai all’introduzione

  5. Roberto Tronk

    Introduzione inedita di Nanni Balestrini a Vogliamo tutto

    Un testo di Nanni Balestrini in occasione della riedizione di “Vogliamo tutto” – da Commonware, 1 novembre 2013

    Leggi online

Solamente clienti che hanno effettuato l'accesso ed hanno acquistato questo prodotto possono lasciare una recensione.

pagine: 
    192
anno: 
    2013
isbn: 
    9788865480779

consigliati

Nanni Balestrini

Nanni Balestrini

Nanni Balestrini

altri risultati...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
page
product