Non solo ricette insolite o curiose, ma il cibo come un filo che racconta e lega i piaceri della tavola alla vita corrente di uomini e donne, alla civiltà dei sapori, alle astuzie dell’onnivoro, alle cerimonie della convivialità e ai peccati della carne che la esaltano.
L’autrice, giornalista e gastronoma, ci guida alla ricerca degli odori, degli aromi, dei flaveurs che eccitano i nostri sensi e suscitano il nostro appetito e il nostro godimento alimentare, senza tralasciare l’aneddotica che, dalle olive e fichi secchi di Platone al body-sushi, accompagna la storia degli atti alimentari.
Come si prepara l’hamburger che non mangerete mai in un fast-food? Che cosa sono i «ditalini della fata»? È facile cucinare un mole poblano? Che cos’è il fonio e perché è fondamentale nell’equilibrio alimentare dell’Africa? Come si prepara una torta di pere allo zafferano? Qual era il piatto più amato dai clienti del mitico «Cotton Club» di Harlem? Che cos’è il poutine? È vero che i belgi soffrono di fritetudine? Com’è finito il dirigibile Zeppelin nel piatto dei lituani? Solo alcuni dei temi trattati in questo piccolo viaggio cucinario.
In post-fazione al libro una riflessione sul gusto di Gianni-Emilio Simonetti, docente di Food-Design presso il Politecnico di Milano-Bovisa.
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