Antonio Labriola non è forse, oggi, una figura nota ai più. Eppure lo si può considerare il primo grande intellettuale marxista italiano, e annoverare tra i più originali teorici del materialismo storico. Labriola fu, negli ultimi anni dell’Ottocento, tra gli interlocutori epistolari del vecchio Engels e tra i corrispondenti dei massimi dirigenti del nascente movimento operaio europeo, da Kautsky a Victor Adler, da Plechanov a Bernstein, da Sorel a Liebknecht. Fu, soprattutto, l’autore di tre magistrali Saggi intorno alla concezione materialistica della storia che imposero la lezione marx-engelsiana nel dibattito culturale e politico italiano. Sull’incidenza della lezione labrioliana nello sviluppo del marxismo teorico novecentesco la discussione tra gli storici è tuttavia aperta, come controversa è la misura della sua influenza sulla formazione filosofica e politica e sul processo di sviluppo del marxismo di Gramsci negli anni dell’«Ordine Nuovo» e del carcere. In questo libro, mettendo a frutto la profonda conoscenza dei testi maturata nella collaborazione all’«Edizione Nazionale delle Opere di Antonio Labriola», Alberto Burgio fa il punto su tutti questi problemi, sviluppando un’analisi rigorosa e innovativa dei fondamentali nodi teorici del marxismo labrioliano.

autor*

storico della filosofia, ha dedicato gran parte del suo lavoro all’analisi critica del discorso razzista. Sul tema ha curato i volumi Radici e frontiere. Ricerche tra razzismi e nazionalismi (1993), Studi sul razzismo italiano (1996, con Luciano Casali) e Nel nome della razza. Il razzismo nella storia d’Italia 1870-1945 (1999, 2000). E pubblicato L’invenzione delle razze. Studi su razzismo e revisionismo storico (1998), La guerra delle razze (2001), Nonostante Auschwitz. Il “ritorno” del razzismo in Europa (2010), Il razzismo (2012, con Gianluca Gabrielli), Orgoglio e genocidio. L’etica dello sterminio nella Germania nazista (2016, con Marina Lalatta Costerbosa), Critica della ragione razzista (2020).

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Un marxismo «alquanto aristocratico»

    Studi su Antonio Labriola
pagine: 
    192
anno: 
isbn: 
    9788865484630

Un marxismo «alquanto aristocratico»

    Studi su Antonio Labriola

Antonio Labriola non è forse, oggi, una figura nota ai più. Eppure lo si può considerare il primo grande intellettuale marxista italiano, e annoverare tra i più originali teorici del materialismo storico. Labriola fu, negli ultimi anni dell’Ottocento, tra gli interlocutori epistolari del vecchio Engels e tra i corrispondenti dei massimi dirigenti del nascente movimento operaio europeo, da Kautsky a Victor Adler, da Plechanov a Bernstein, da Sorel a Liebknecht. Fu, soprattutto, l’autore di tre magistrali Saggi intorno alla concezione materialistica della storia che imposero la lezione marx-engelsiana nel dibattito culturale e politico italiano. Sull’incidenza della lezione labrioliana nello sviluppo del marxismo teorico novecentesco la discussione tra gli storici è tuttavia aperta, come controversa è la misura della sua influenza sulla formazione filosofica e politica e sul processo di sviluppo del marxismo di Gramsci negli anni dell’«Ordine Nuovo» e del carcere. In questo libro, mettendo a frutto la profonda conoscenza dei testi maturata nella collaborazione all’«Edizione Nazionale delle Opere di Antonio Labriola», Alberto Burgio fa il punto su tutti questi problemi, sviluppando un’analisi rigorosa e innovativa dei fondamentali nodi teorici del marxismo labrioliano.

storico della filosofia, ha dedicato gran parte del suo lavoro all’analisi critica del discorso razzista. Sul tema ha curato i volumi Radici e frontiere. Ricerche tra razzismi e nazionalismi (1993), Studi sul razzismo italiano (1996, con Luciano Casali) e Nel nome della razza. Il razzismo nella storia d’Italia 1870-1945 (1999, 2000). E pubblicato L’invenzione delle razze. Studi su razzismo e revisionismo storico (1998), La guerra delle razze (2001), Nonostante Auschwitz. Il “ritorno” del razzismo in Europa (2010), Il razzismo (2012, con Gianluca Gabrielli), Orgoglio e genocidio. L’etica dello sterminio nella Germania nazista (2016, con Marina Lalatta Costerbosa), Critica della ragione razzista (2020).

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pagine: 
    192
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    9788865484630

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