I confini della Rete tra mondi reali e realtà immaginarie

La Rete alimenta utopie di mondi perfetti, ma anche le distopie di un mondo che conosce una crisi permanente che assume le caratteristiche di apocalissi sociali, culturali e ambientali. Internet è un mezzo di produzione nonché una infrastruttura globale. È diventata cioè una risorsa pervasiva del vivere in società, ma fornisce anche la nuova materia viva di un immaginario che invoca con disinvoltura la fusione tra macchine digitali e cervelli umani: sogno o l’incubo di una frontiera elettronica dove spacciare per futuro prossimo la possibilità di una società dell’abbondanza per immortali che hanno reso il corpo e la materia organica residui passivi di un passato scandito dalla penuria. Cambia così il mondo del lavoro, dove uomini e donne sono ingabbiati in bacini deterritorializzati dove i konwledge workers convivono con facchini della logistica, ricercatori, «creativi» e operai industriali. Quello della rete è cioè l’universo concentrazionario della precarietà. La Rete è però anche l’atelier della opinione pubblica, fiorente settore produttivo saldamente nelle mani dei social network che funzionano come un potente e permanente dispositivo di controllo sociale. Internet come paradigma del capitalismo, che alterna promesse di libertà e costituzione di confini e muri che segmentano e rafforzano le differenze di classe su scala planetaria. Le forme di resistenza vanno dunque cercate in quella totalità concreta che ha vaporizzato le frontiere tra la realtà dentro e quella fuori lo schermo.

autor*

(1959 – 2020) giornalista, tra i fondatori del lavoro editoriale di DeriveApprodi, ha diretto per oltre tre decenni le pagine culturali del quotidiano «il manifesto». Ha pubblicato numerosi saggi sui problemi di Internet in riviste specializzate e ha curato con Zygmunt Bauman il volume Intervista sull’identità (Laterza 2009). Per manifestolibri ha pubblicato La rete dall’utopia al mercato (2015). Questo volume raccoglie gli scritti postumi del giornalista scomparso nel 2020.

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Tecnoutopie

pagine: 
    112
anno: 
    2022
isbn: 
    978-88-6548-428-9
libro 15,00
I confini della Rete tra mondi reali e realtà immaginarie
libro 15,00

La Rete alimenta utopie di mondi perfetti, ma anche le distopie di un mondo che conosce una crisi permanente che assume le caratteristiche di apocalissi sociali, culturali e ambientali. Internet è un mezzo di produzione nonché una infrastruttura globale. È diventata cioè una risorsa pervasiva del vivere in società, ma fornisce anche la nuova materia viva di un immaginario che invoca con disinvoltura la fusione tra macchine digitali e cervelli umani: sogno o l’incubo di una frontiera elettronica dove spacciare per futuro prossimo la possibilità di una società dell’abbondanza per immortali che hanno reso il corpo e la materia organica residui passivi di un passato scandito dalla penuria. Cambia così il mondo del lavoro, dove uomini e donne sono ingabbiati in bacini deterritorializzati dove i konwledge workers convivono con facchini della logistica, ricercatori, «creativi» e operai industriali. Quello della rete è cioè l’universo concentrazionario della precarietà. La Rete è però anche l’atelier della opinione pubblica, fiorente settore produttivo saldamente nelle mani dei social network che funzionano come un potente e permanente dispositivo di controllo sociale. Internet come paradigma del capitalismo, che alterna promesse di libertà e costituzione di confini e muri che segmentano e rafforzano le differenze di classe su scala planetaria. Le forme di resistenza vanno dunque cercate in quella totalità concreta che ha vaporizzato le frontiere tra la realtà dentro e quella fuori lo schermo.

(1959 – 2020) giornalista, tra i fondatori del lavoro editoriale di DeriveApprodi, ha diretto per oltre tre decenni le pagine culturali del quotidiano «il manifesto». Ha pubblicato numerosi saggi sui problemi di Internet in riviste specializzate e ha curato con Zygmunt Bauman il volume Intervista sull’identità (Laterza 2009). Per manifestolibri ha pubblicato La rete dall’utopia al mercato (2015). Questo volume raccoglie gli scritti postumi del giornalista scomparso nel 2020.

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pagine: 
    112
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    2022
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    978-88-6548-428-9

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