Il mondo vortica in un caleidoscopio di volti, posture, parole Silverio Novelli
Prefazione di Silverio Novelli

Luigi Ananìa è un autore che scrive libri pericolosi. Che cosa si vede, se ci si sporge «dal cornicione dell’assurdo»? Più che vedere, si percepisce il vuoto che contiene tutte le storie e forse tutta la Storia. Lo scrittore sa la presenza del non senso, fissa lo sguardo nel vuoto e prova a mettere a fuoco se non vi sia qualcosa o qualcuno che quel non senso possa rovesciare. In questo libro, nato dalla collaborazione con Nicola Boccianti, l’io narrante desidera il permanente al di là della vetrofania di impermanenze.

Ma il mondo vortica in un caleidoscopio di volti, posture, parole che si scompongono, sovrappongono, riuniscono, tendendo a una fusione che traccia un orizzonte degli eventi minaccioso. Come un acrobata, il narratore avanza addomesticando la paura attraverso la malìa e lo stupore. Nel mentre, si fa antropologo, psicografo (registra il soma per ricavarne lo psichico), rabdomante dei palpiti di umanità: si vede che è avido di senso e di amore, ne va ostinatamente alla ricerca; racconta di peregrinazioni nevrotiche, vagabondaggi, strade cercate e strade smarrite.

Racconti di Luigi Ananìa seguiti dalle annotazioni psicolinguistiche di Nicola Boccianti

autor*

scrive e fa vino rosso in Toscana. Con la casa editrice Pequod ha pubblicato Il Signor Ma (2000) e Cos’è questa nuvola (2011). Presso le edizioni DeriveApprodi ha curato l’antologia di racconti sul vino Confesso che ho bevuto (insieme a Silverio Novelli, 2004); Pixel (di nuovo con Silverio Novelli (2012); Storie di volti e di parole (2016)  e Bestiario umano (2021) con Nicola Boccianti.

lavora a Roma come psichiatra e psicoterapeuta. Nel 1994 ha contribuito all’opera collettiva La realtà psicotica (Bollati Boringhieri) e nel 2012 ha curato l’intervento Perché la psiche non si perda nell’adesso nel volume Pixel (DeriveApprodi).

rassegna stampa

Recensioni

  1. Roberto Tronk

    Storie di volti e di parole @Squadernauti

    Qui la recensione di Storie di volti e di parole su Squadernauti

Solamente clienti che hanno effettuato l'accesso ed hanno acquistato questo prodotto possono lasciare una recensione.

Storie di volti e di parole

pagine: 
    126
anno: 
    2016
isbn: 
    9788865481745
libro 14,00

Storie di volti e di parole

Il mondo vortica in un caleidoscopio di volti, posture, parole Silverio Novelli
libro 14,00
Prefazione di Silverio Novelli

Luigi Ananìa è un autore che scrive libri pericolosi. Che cosa si vede, se ci si sporge «dal cornicione dell’assurdo»? Più che vedere, si percepisce il vuoto che contiene tutte le storie e forse tutta la Storia. Lo scrittore sa la presenza del non senso, fissa lo sguardo nel vuoto e prova a mettere a fuoco se non vi sia qualcosa o qualcuno che quel non senso possa rovesciare. In questo libro, nato dalla collaborazione con Nicola Boccianti, l’io narrante desidera il permanente al di là della vetrofania di impermanenze.

Ma il mondo vortica in un caleidoscopio di volti, posture, parole che si scompongono, sovrappongono, riuniscono, tendendo a una fusione che traccia un orizzonte degli eventi minaccioso. Come un acrobata, il narratore avanza addomesticando la paura attraverso la malìa e lo stupore. Nel mentre, si fa antropologo, psicografo (registra il soma per ricavarne lo psichico), rabdomante dei palpiti di umanità: si vede che è avido di senso e di amore, ne va ostinatamente alla ricerca; racconta di peregrinazioni nevrotiche, vagabondaggi, strade cercate e strade smarrite.

Racconti di Luigi Ananìa seguiti dalle annotazioni psicolinguistiche di Nicola Boccianti

scrive e fa vino rosso in Toscana. Con la casa editrice Pequod ha pubblicato Il Signor Ma (2000) e Cos’è questa nuvola (2011). Presso le edizioni DeriveApprodi ha curato l’antologia di racconti sul vino Confesso che ho bevuto (insieme a Silverio Novelli, 2004); Pixel (di nuovo con Silverio Novelli (2012); Storie di volti e di parole (2016)  e Bestiario umano (2021) con Nicola Boccianti.

lavora a Roma come psichiatra e psicoterapeuta. Nel 1994 ha contribuito all’opera collettiva La realtà psicotica (Bollati Boringhieri) e nel 2012 ha curato l’intervento Perché la psiche non si perda nell’adesso nel volume Pixel (DeriveApprodi).

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  1. Roberto Tronk

    Storie di volti e di parole @Squadernauti

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pagine: 
    126
anno: 
    2016
isbn: 
    9788865481745

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