Felicità e infelicità della funzione ludica nell’odierna quotidianità.
a cura di Antonella Sbrilli e Marco Dotti

Quanto conta il gioco nel paesaggio contemporaneo? Molto, moltissimo. E non solo perché di gioco ci si può ammalare e perfino morire, come purtroppo ci raccontano le cronache, si tratti della ludopatia legata all’azzardo o di sfide letali, dalla roulette russa al “blackout”; ma perché la dimensione ludica permea i più diversi aspetti della quotidianità: “giochiamo”, spesso senza rendercene conto, quando rispondiamo a un questionario online o quando inseriamo i rifiuti per la raccolta differenziata nei cassonetti di diverso colore. Stare al gioco significa quindi da un lato renderci consapevoli, e dunque attivi, in queste pratiche che scandiscono la vita di ogni giorno, dall’altro ritrovare nelle regole del gioco una insperata libertà espressiva, accentuata dal continuo dialogo tra parole e immagini. Intorno a questi temi si articolano i saggi dei curatori Antonella Sbrilli e Marco Dotti. Il volume si apre con la trascrizione di una conversazione fra Umberto Eco e Andrea Cortellessa, a seguire un testo storico di Charles-Maurice de Talleyrand-Périgord, un intervento di Paolo Fabbri e un’intervista a Sam Havadtoy. Completa l’opera una selezione riveduta e rielaborata dei testi e delle immagini che dal 2016 al 2018 sono stati proposti nella rubrica quindicinale Alfagiochi. Anagrammi di nomi d’artista, rinvenimenti di lettere nelle opere d’arte, passaggi tra scritture e figure – affiancati da alcune delle risposte più interessanti ricevute dai lettori di “alfabeta2” – diventano così una specie di prontuario per tutti coloro che vorranno replicarli, e magari reinventarli…

autor*

insegna Storia dell’arte contemporanea all’Università La Sapienza di Roma. Ha studiato le applicazioni dell’informatica alla storia dell’arte (Storia dell’arte in codice binario, Guerini e Associati, 2001) e ha progettato i giochi interattivi per la collana «CdArt» (Repubblica-Giunti Multimedia, 1996). Per la Galleria nazionale d’arte moderna di Roma ha ideato TU M’inviti, 2012 e Giochi di Sala, 2015. Tiene una rubrica di giochi con i lettori sul settimanale Pagina99 e gestisce il blog www.diconodioggi.it sul tempo nella finzione artistica. Ha curato, con Grazia Tolomeo, la mostra Dall’oggi al domani. 24 ore nell’arte contemporanea (Roma, Museo Macro, aprile-ottobre 2016).

insegna Professioni dell’editoria al Corso di laurea magistrale in Comunicazione professionale dei media dell’Università di Pavia. Giornalista professionista, si occupa di etica delle nuove professioni e del digitale, con particolare attenzione alle questioni aperte dallo sviluppo dell’Intelligenza Artificiale (AI). È autore di Finis Europae. Welfare, neonazionalismo, corpi intermedi digitali (2017).

rassegna stampa

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Stare al gioco

    Intermezzi ludici e replicabili tra parola e immagine
pagine: 
    108
anno: 
    2019
isbn: 
    9788865482605
libro 15,00

Stare al gioco

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Felicità e infelicità della funzione ludica nell’odierna quotidianità.
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a cura di Antonella Sbrilli e Marco Dotti

Quanto conta il gioco nel paesaggio contemporaneo? Molto, moltissimo. E non solo perché di gioco ci si può ammalare e perfino morire, come purtroppo ci raccontano le cronache, si tratti della ludopatia legata all’azzardo o di sfide letali, dalla roulette russa al “blackout”; ma perché la dimensione ludica permea i più diversi aspetti della quotidianità: “giochiamo”, spesso senza rendercene conto, quando rispondiamo a un questionario online o quando inseriamo i rifiuti per la raccolta differenziata nei cassonetti di diverso colore. Stare al gioco significa quindi da un lato renderci consapevoli, e dunque attivi, in queste pratiche che scandiscono la vita di ogni giorno, dall’altro ritrovare nelle regole del gioco una insperata libertà espressiva, accentuata dal continuo dialogo tra parole e immagini. Intorno a questi temi si articolano i saggi dei curatori Antonella Sbrilli e Marco Dotti. Il volume si apre con la trascrizione di una conversazione fra Umberto Eco e Andrea Cortellessa, a seguire un testo storico di Charles-Maurice de Talleyrand-Périgord, un intervento di Paolo Fabbri e un’intervista a Sam Havadtoy. Completa l’opera una selezione riveduta e rielaborata dei testi e delle immagini che dal 2016 al 2018 sono stati proposti nella rubrica quindicinale Alfagiochi. Anagrammi di nomi d’artista, rinvenimenti di lettere nelle opere d’arte, passaggi tra scritture e figure – affiancati da alcune delle risposte più interessanti ricevute dai lettori di “alfabeta2” – diventano così una specie di prontuario per tutti coloro che vorranno replicarli, e magari reinventarli…

insegna Storia dell’arte contemporanea all’Università La Sapienza di Roma. Ha studiato le applicazioni dell’informatica alla storia dell’arte (Storia dell’arte in codice binario, Guerini e Associati, 2001) e ha progettato i giochi interattivi per la collana «CdArt» (Repubblica-Giunti Multimedia, 1996). Per la Galleria nazionale d’arte moderna di Roma ha ideato TU M’inviti, 2012 e Giochi di Sala, 2015. Tiene una rubrica di giochi con i lettori sul settimanale Pagina99 e gestisce il blog www.diconodioggi.it sul tempo nella finzione artistica. Ha curato, con Grazia Tolomeo, la mostra Dall’oggi al domani. 24 ore nell’arte contemporanea (Roma, Museo Macro, aprile-ottobre 2016).

insegna Professioni dell’editoria al Corso di laurea magistrale in Comunicazione professionale dei media dell’Università di Pavia. Giornalista professionista, si occupa di etica delle nuove professioni e del digitale, con particolare attenzione alle questioni aperte dallo sviluppo dell’Intelligenza Artificiale (AI). È autore di Finis Europae. Welfare, neonazionalismo, corpi intermedi digitali (2017).

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pagine: 
    108
anno: 
    2019
isbn: 
    9788865482605

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