La genesi del fenomeno «foreign fighters» nelle storie di alcune madri

Tra il 2011 e il 2015 oltre 5500 foreign fighters europei sono partiti, senza che nessuno li osteggiasse, per la Siria e l’Iraq con l’intento di arruolarsi nell’Isis. Alcuni di essi sono morti subito, in battaglia. Altri invece, come è successo nel caso del belga Abdelhamid Abaaoud, sono tornati in Europa per compiere terribili attentati. Mentre lo Stato islamico arretra territorialmente, e svanisce il sogno di costruire il califfato in Siria e in Iraq, i foreign fighters ancora vivi stanno rientrando nei loro paesi di origine. Ma come si è arrivati a tutto ciò? E chi aveva il compito di evitare che ciò succedesse? Attraverso le storie di alcune madri e dei loro figli jihadisti, il libro ricostruisce la genesi del fenomeno foreign fighters ripercorrendo le tappe della radicalizzazione di questi giovani che – nella completa indifferenza – si sono tramutati da combattenti marginali e dimenticati a terroristi pericolosi temuti dalle intelligence di tutta Europa. Non solo. Grazie alle testimonianze delle donne protagoniste del libro, la riflessione aiuta a fare luce su alcuni punti ancora avvolti dal buio con cui gli Stati europei si trovano oggi ad avere a che fare. Cosa ne sarà dei 5000 foreign fighters che potrebbero rientrare in Europa? Cosa prevede per loro la legge degli Stati? E che fine faranno i bimbi nati dai foreign fighters sotto lo Stato islamico che a livello internazionale non è riconosciuto come tale? Grazie a un completo ribaltamento del punto di vista, il libro fornisce una nuova chiave di lettura sul fenomeno individuando i responsabili tra chi poteva intervenire per fermare il flusso di foreign fighters in partenza quando si era ancora in tempo, e cioè prima che questi giovani diventassero un problema per la sicurezza di tutti noi.

autor*

è giornalista. Ha lavorato nella redazione di Servizio Pubblico con Michele Santoro e di Piazzapulita con Corrado Formigli. «Cronista di strada», ha raccontato storie di criminalità, estremismo, immigrazione, periferie e radicalizzazione dei giovani in Italia e all’estero. Temi su cui ha pubblicato reportage e inchieste dall’Italia, dalla Francia, dalla Tunisia e dal Belgio.

rassegna stampa

Recensioni

  1. Roberto Tronk

    Stanno tornando! su @Il fatto quotidiano

    Qui l’articolo di Giulia Cerino.

  2. Roberto Tronk

    «Stanno tornando» su @Radio Onda d’Urto

    Qui l’intervista di Giuseppe Barbato a Giulia Cerino, autrice del libro.

  3. Roberto Tronk

    «Stanno tornando» su @Giornale di Puglia

    Qui la recensione di Francesco Greco.

Solamente clienti che hanno effettuato l'accesso ed hanno acquistato questo prodotto possono lasciare una recensione.

Stanno tornando

    I foreign fighters jihadisti raccontati dalle loro madri
pagine: 
    160
anno: 
    2018
isbn: 
    9788865482230
libro 15,00

Stanno tornando

    I foreign fighters jihadisti raccontati dalle loro madri
La genesi del fenomeno «foreign fighters» nelle storie di alcune madri
libro 15,00

Tra il 2011 e il 2015 oltre 5500 foreign fighters europei sono partiti, senza che nessuno li osteggiasse, per la Siria e l’Iraq con l’intento di arruolarsi nell’Isis. Alcuni di essi sono morti subito, in battaglia. Altri invece, come è successo nel caso del belga Abdelhamid Abaaoud, sono tornati in Europa per compiere terribili attentati. Mentre lo Stato islamico arretra territorialmente, e svanisce il sogno di costruire il califfato in Siria e in Iraq, i foreign fighters ancora vivi stanno rientrando nei loro paesi di origine. Ma come si è arrivati a tutto ciò? E chi aveva il compito di evitare che ciò succedesse? Attraverso le storie di alcune madri e dei loro figli jihadisti, il libro ricostruisce la genesi del fenomeno foreign fighters ripercorrendo le tappe della radicalizzazione di questi giovani che – nella completa indifferenza – si sono tramutati da combattenti marginali e dimenticati a terroristi pericolosi temuti dalle intelligence di tutta Europa. Non solo. Grazie alle testimonianze delle donne protagoniste del libro, la riflessione aiuta a fare luce su alcuni punti ancora avvolti dal buio con cui gli Stati europei si trovano oggi ad avere a che fare. Cosa ne sarà dei 5000 foreign fighters che potrebbero rientrare in Europa? Cosa prevede per loro la legge degli Stati? E che fine faranno i bimbi nati dai foreign fighters sotto lo Stato islamico che a livello internazionale non è riconosciuto come tale? Grazie a un completo ribaltamento del punto di vista, il libro fornisce una nuova chiave di lettura sul fenomeno individuando i responsabili tra chi poteva intervenire per fermare il flusso di foreign fighters in partenza quando si era ancora in tempo, e cioè prima che questi giovani diventassero un problema per la sicurezza di tutti noi.

è giornalista. Ha lavorato nella redazione di Servizio Pubblico con Michele Santoro e di Piazzapulita con Corrado Formigli. «Cronista di strada», ha raccontato storie di criminalità, estremismo, immigrazione, periferie e radicalizzazione dei giovani in Italia e all’estero. Temi su cui ha pubblicato reportage e inchieste dall’Italia, dalla Francia, dalla Tunisia e dal Belgio.

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  1. Roberto Tronk

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  3. Roberto Tronk

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    Qui la recensione di Francesco Greco.

Solamente clienti che hanno effettuato l'accesso ed hanno acquistato questo prodotto possono lasciare una recensione.

pagine: 
    160
anno: 
    2018
isbn: 
    9788865482230

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