La crisi possibile esito di una forma di dominio ancora più oppressiva dell’attuale

Il libro si interroga sui possibili sviluppi della crisi economica esplosa nel 2008 e destinata a sconvolgere nei prossimi anni i sistemi economici di tutti i Paesi industrializzati, con gravissime ripercussioni sul piano sociale (disoccupazione di massa, ulteriore impoverimento delle classi lavoratrici, proletarizzazione di vasti settori di ceto medio).

L’idea-guida dell’analisi è che – lungi dal risolversi necessariamente in un indebolimento del sistema capitalistico – la crisi potrebbe dare adito a una forma di dominio ancor più oppressiva dell’attuale. Governi e istituzioni del capitale tenteranno il possibile non solo per salvare il capitalismo, ma anche per ristrutturare il sistema economico consolidando il comando sul lavoro e sui processi di riproduzione sociale e rinsaldando il controllo militare sulle aree strategiche (a cominciare dalle regioni ricche di risorse energetiche).

Tali tentativi non lasceranno immuni nemmeno le istituzioni democratiche, già pesantemente colpite in questi anni nel nome della cosiddetta «guerra contro il terrorismo».

L’analisi della crisi e delle tendenze autoritarie in atto è svolta in un’ottica storica di lungo periodo, nella convinzione che solo contestualizzando un processo è possibile comprenderlo e formulare previsioni non arbitrarie.

In tale prospettiva, la crisi esplosa nel 2008 appare l’esito di uno sviluppo decennale, segnato dalla crescente instabilità del sistema finanziario mondiale e da una sempre più marcata tendenza autoritaria e repressiva.

Prende forma così la proposta di scandire il trentennio postfordista in due fasi, caratterizzate rispettivamente dalla rivoluzione passiva neoliberista (1979-1999) e da una vera e proprie rivoluzione conservatrice (2000-2009).

D’altra parte, l’ipotesi prospettata non si presenta come una profezia. Il libro non manca di prendere in considerazione gli elementi controtendenziali, le emergenze critiche, i punti di conflitto. In una parola, le faglie attraverso le quali può determinarsi la rottura della tendenza reazionaria e l’avvio di una nuova stagione progressiva.

autor*

storico della filosofia e condirettore della collana «Labirinti» di DeriveApprodi, ha dedicato diversi studi al pensiero politico, con particolare riferimento al marxismo. È autore di volumi su Marx (Modernità del conflitto. Saggio sulla critica marxiana del socialismo, 1999; Il sogno di una cosa. Per Marx, 2018) e Gramsci (Gramsci storico. una lettura dei «Quaderni del carcere», 2003; Per Gramsci. Crisi e potenza del moderno, 2008; Gramsci. Il sistema in movimento, 2014). Su Labriola ha curato la silloge Antonio Labriola nella storia e nella cultura della nuova Italia (2005). Membro del Comitato scientifico dell’Edizione Nazionale delle Opere di Antonio Labriola, ha curato l’edizione critica del saggio In memoria del Manifesto dei Comunisti (2021) e (in collaborazione) quella di Discorrendo di socialismo e di filosofia (in corso di pubblicazione).

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Senza democrazia

    Un'analisi della crisi
pagine: 
    288
anno: 
    2009
isbn: 
    9788889969700
libro 15,00

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    Un'analisi della crisi
La crisi possibile esito di una forma di dominio ancora più oppressiva dell’attuale
libro 15,00

Il libro si interroga sui possibili sviluppi della crisi economica esplosa nel 2008 e destinata a sconvolgere nei prossimi anni i sistemi economici di tutti i Paesi industrializzati, con gravissime ripercussioni sul piano sociale (disoccupazione di massa, ulteriore impoverimento delle classi lavoratrici, proletarizzazione di vasti settori di ceto medio).

L’idea-guida dell’analisi è che – lungi dal risolversi necessariamente in un indebolimento del sistema capitalistico – la crisi potrebbe dare adito a una forma di dominio ancor più oppressiva dell’attuale. Governi e istituzioni del capitale tenteranno il possibile non solo per salvare il capitalismo, ma anche per ristrutturare il sistema economico consolidando il comando sul lavoro e sui processi di riproduzione sociale e rinsaldando il controllo militare sulle aree strategiche (a cominciare dalle regioni ricche di risorse energetiche).

Tali tentativi non lasceranno immuni nemmeno le istituzioni democratiche, già pesantemente colpite in questi anni nel nome della cosiddetta «guerra contro il terrorismo».

L’analisi della crisi e delle tendenze autoritarie in atto è svolta in un’ottica storica di lungo periodo, nella convinzione che solo contestualizzando un processo è possibile comprenderlo e formulare previsioni non arbitrarie.

In tale prospettiva, la crisi esplosa nel 2008 appare l’esito di uno sviluppo decennale, segnato dalla crescente instabilità del sistema finanziario mondiale e da una sempre più marcata tendenza autoritaria e repressiva.

Prende forma così la proposta di scandire il trentennio postfordista in due fasi, caratterizzate rispettivamente dalla rivoluzione passiva neoliberista (1979-1999) e da una vera e proprie rivoluzione conservatrice (2000-2009).

D’altra parte, l’ipotesi prospettata non si presenta come una profezia. Il libro non manca di prendere in considerazione gli elementi controtendenziali, le emergenze critiche, i punti di conflitto. In una parola, le faglie attraverso le quali può determinarsi la rottura della tendenza reazionaria e l’avvio di una nuova stagione progressiva.

storico della filosofia e condirettore della collana «Labirinti» di DeriveApprodi, ha dedicato diversi studi al pensiero politico, con particolare riferimento al marxismo. È autore di volumi su Marx (Modernità del conflitto. Saggio sulla critica marxiana del socialismo, 1999; Il sogno di una cosa. Per Marx, 2018) e Gramsci (Gramsci storico. una lettura dei «Quaderni del carcere», 2003; Per Gramsci. Crisi e potenza del moderno, 2008; Gramsci. Il sistema in movimento, 2014). Su Labriola ha curato la silloge Antonio Labriola nella storia e nella cultura della nuova Italia (2005). Membro del Comitato scientifico dell’Edizione Nazionale delle Opere di Antonio Labriola, ha curato l’edizione critica del saggio In memoria del Manifesto dei Comunisti (2021) e (in collaborazione) quella di Discorrendo di socialismo e di filosofia (in corso di pubblicazione).

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pagine: 
    288
anno: 
    2009
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    9788889969700

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