Una raccolta di scritti impegnati a sostegno della liberazione algerina

Frantz Fanon scrive nel 1952, a 27 anni, la sua prima grande opera, Pelle nera, maschere bianche e nel 1961, anno della sua morte, il suo capolavoro e testamento politico, I dannati della terra. In meno di un decennio si concentra tutta l’opera di un intellettuale impegnato nella riflessione sulla decolonizzazione, le sue potenzialità e i suoi rischi, la sua necessità e la sua portata culturale oltre che politica.

In questo decennio Fanon, antillese, laureato in medicina e specializzato in psichiatria, si impegna senza sosta nella lotta del popolo algerino contro il colonialismo francese. Gli scritti contenuti in questo volume testimoniano della sua intensa attività come portavoce del Fronte di Liberazione Nazionale. Sono interventi pubblici, in dialogo costante con la società e la politica della metropoli, o veri e propri articoli militanti diretti al popolo algerino in lotta.

L’indagine sociologica si fonde con la passione militante, affrontando una serie di temi che restituiscono, intatto e autentico, il clima intellettuale e politico di quell’epoca. La cecità degli intellettuali francesi, progressisti e moderati, il rifiuto categorico del «grave errore bianco» ma anche i pericoli del «grande miraggio nero», la liberazione di tutta l’Africa e l’idea di un’«unità» africana sono solo alcuni dei temi su cui Fanon si sofferma in questi anni.

All’interno di un contesto storico ben preciso, rimane intatta la freschezza e la tragica attualità delle riflessioni di uno dei più importanti intellettuali rivoluzionari del secolo scorso.

Una raccolta di testi che nelle sue riflessioni generali sui rapporti di dominio e le relazioni tra Nord e Sud del mondo si rivela di straordinaria attualità.

Un’operazione editoriale importante che restituisce a uno dei primi teorici del pensiero post-coloniale la rilevanza che merita.

Prefazione di Miguel Mellino
Postfazione di Paul Gilroy

autor*

nasce nelle Antille francesi nel 1925 e muore negli Stati Uniti nel 1961. In traduzione italiana sono disponibili le sue opere maggiori: I dannati della terra (Einaudi, 2000) e Pelle nera, maschere bianche (Tropea, 1996). La pubblicazione in due volumi degli Scritti politici rende interamente disponibile in lingua italiana tutta la produzione dell'autore.

rassegna stampa

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Scritti politici – volume I

    Per la rivoluzione africana
pagine: 
    200
anno: 
    2006
isbn: 
    9788889969168
libro 17,00

Scritti politici – volume I

    Per la rivoluzione africana
Una raccolta di scritti impegnati a sostegno della liberazione algerina
libro 17,00

Frantz Fanon scrive nel 1952, a 27 anni, la sua prima grande opera, Pelle nera, maschere bianche e nel 1961, anno della sua morte, il suo capolavoro e testamento politico, I dannati della terra. In meno di un decennio si concentra tutta l’opera di un intellettuale impegnato nella riflessione sulla decolonizzazione, le sue potenzialità e i suoi rischi, la sua necessità e la sua portata culturale oltre che politica.

In questo decennio Fanon, antillese, laureato in medicina e specializzato in psichiatria, si impegna senza sosta nella lotta del popolo algerino contro il colonialismo francese. Gli scritti contenuti in questo volume testimoniano della sua intensa attività come portavoce del Fronte di Liberazione Nazionale. Sono interventi pubblici, in dialogo costante con la società e la politica della metropoli, o veri e propri articoli militanti diretti al popolo algerino in lotta.

L’indagine sociologica si fonde con la passione militante, affrontando una serie di temi che restituiscono, intatto e autentico, il clima intellettuale e politico di quell’epoca. La cecità degli intellettuali francesi, progressisti e moderati, il rifiuto categorico del «grave errore bianco» ma anche i pericoli del «grande miraggio nero», la liberazione di tutta l’Africa e l’idea di un’«unità» africana sono solo alcuni dei temi su cui Fanon si sofferma in questi anni.

All’interno di un contesto storico ben preciso, rimane intatta la freschezza e la tragica attualità delle riflessioni di uno dei più importanti intellettuali rivoluzionari del secolo scorso.

Una raccolta di testi che nelle sue riflessioni generali sui rapporti di dominio e le relazioni tra Nord e Sud del mondo si rivela di straordinaria attualità.

Un’operazione editoriale importante che restituisce a uno dei primi teorici del pensiero post-coloniale la rilevanza che merita.

Prefazione di Miguel Mellino
Postfazione di Paul Gilroy

nasce nelle Antille francesi nel 1925 e muore negli Stati Uniti nel 1961. In traduzione italiana sono disponibili le sue opere maggiori: I dannati della terra (Einaudi, 2000) e Pelle nera, maschere bianche (Tropea, 1996). La pubblicazione in due volumi degli Scritti politici rende interamente disponibile in lingua italiana tutta la produzione dell'autore.

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pagine: 
    200
anno: 
    2006
isbn: 
    9788889969168

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