Dopo svariati decenni di retorica politica siamo finalmente arrivati allo scontro di civiltà. Il mondo diviso in due vede schierate, da un lato, le forze del bene – coalizzate per la difesa della libertà e della democrazia – e, dall’altro, l’asse del male – un’alleanza tra integralisti religiosi decisi a riportare al medioevo le lancette della storia. L’Occidente democratico e l’Oriente musulmano non sono mai stati tanto distanti.
Si è fatto di tutto per convincerci che le cose stanno così: esperti, strateghi, giornalisti, politici vanno paventando da anni l’imminente arrivo del nuovo mondo bi-polare. Ora ci siamo.
In questo saggio esaustivo sul mondo arabo-musulmano, LeVine mostra quale sia stato l’impatto della globalizzazione e delle pratiche neo-coloniali su una regione che si estende dal Nordafrica al Medioriente, smantellando i luoghi comuni e i pregiudizi che sono alla base delle analisi dei neo-conservatori americani.
La falsa contrapposizione tra «loro» e «noi» non solo è servita ad alimentare i peggiori fondamentalismi ma è stata il paravento dietro cui mascherare massacri e speculazioni economiche che continuano ad accrescere il potere e il controllo di una parte sull’altra.
Un saggio storico ed economico che è anche il diario di viaggio di un occidentale che ha scelto di rispondere alle false domande poste dall’arroganza della sua stessa cultura.
Un testo appassionante e ben scritto che, nella migliore tradizione del giornalismo d’inchiesta americano, riesce a tenere insieme un’analisi lucida e rigorosa con una scrittura scorrevole e coinvolgente.
Un libro per riflettere e discutere.
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