L’«anima tedesca» è l’argomento di questo libro, colta in uno dei frangenti più tragici della storia del mondo contemporaneo: l’epoca nazista e gli anni della persecuzione degli ebrei e dello sterminio di milioni di esseri umani ritenuti «non degni di vita». Gli autori studiano le azioni dei carnefici ed esaminano, alla luce della discussione storiografica, filosofica e psico-sociale, le motivazioni che li sorressero nello scrupoloso svolgimento del loro «lavoro». Riflettono poi sull’atteggiamento degli «spettatori» – la stragrande maggioranza della popolazione tedesca che, nonostante l’orrore dei campi della morte, si identificò appassionatamente con il suo Führer – e indagano le ragioni del vasto consenso che sostenne il regime sino alla fine. Ne risulta un’analisi che, sullo sfondo della storia culturale del mondo tedesco, fa emergere il ruolo delle strutture dell’identità e della giustificazione.
Recensioni
Roberto Tronk –
Sul «Corriere» una segnalazione del libro “Orgoglio e genocidio”, di Alberto Burgio e Marina Lalatta – 11 luglio 2016
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Roberto Tronk –
Su «Repubblica» la recensione di Roberto Esposito al libro “Orgoglio e genocidio” – 3 agosto 2016
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Roberto Tronk –
Su «Carmilla» la recensione a “Orgoglio e genocidio”, di Alberto Burgio e Marina Lalatta – 5 agosto 2016
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Roberto Tronk –
Sul sito di Rifondazione Comunista, Maria Rosa Calderoni recensisce “Orgoglio e genocidio”, di Alberto Burgio e Marina Lalatta – 26 settembre 2016
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