Ventuno racconti sulla paura scritti in un periodo di isolamento post-pandemico in cui le paure che hanno sempre covato dentro di noi sono emerse frantumando le nostre certezze e rincarando lo spavento e il bisogno del prossimo. Pensieri riaffiorati in un tempo storico che ci ha riportato al Novecento, quando l’influenza «spagnola» si diffuse in concomitanza con la Prima guerra mondiale. Mai avremmo pensato di riavere paura dell’aria espirata dagli altri e mai, in un’epoca in cui il virtuale si è sovrapposto al reale, avremmo pensato di vedere immagini di trincee scavate nella terra e di sentire parlare chi si prende cura delle nostre madri, di bombe e di sirene nella notte. Eravamo quasi convinti che per ogni tormento ci fosse una pillola da ingoiare e pensavamo che la guerra fosse una forma di intrattenimento con razzi e strisce di fuoco negli schermi dei nostri telefoni e dei nostri televisori al plasma. Invece no, da una creatura animale è passato all’animale uomo un microrganismo capace di togliere il respiro, e dall’animale uomo è risorto l’incubo nucleare, che non è più percepito come un incubo.
Racconti di Nicola Boccianti, Giuseppe Dino Baldi, Patrizia Carrano, Ugo Cornia, Silvana Gandolfi, Tommaso Giartosio, Anna Giurickovic Dato, Alberto Guarnieri, Maria Teresa Lemme,
Giovanni Maccari, Alessandro Marinaro, Diego Marras, Angelo Pasquini, Lorenzo Pavolini, Fabio Salbitano, Vincenzo Antonio Scalfari, Alessandro Schwed, Nicoletta Vallorani, Carlo Villa.
Le ventuno storie sono divise in tre capitoli: Ogni angelo ha il suo lato spaventoso, Per chi ha paura tutto fruscia e infine Tengo paura.
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