Decine di schede rinvenute all’Archivio di Stato di Bologna hanno fatto scattare la molla per dare il via a questo libro. Si tratta di rapporti quasi quotidiani che dalla questura o dalla legione dei carabinieri finivano sul tavolo del prefetto, che passava poi le carte al Ministero dell’Interno: si parlava di scioperi, di picchetti, di scontri con i crumiri, di incontri ai cancelli tra operai e studenti, di cortei interni e in strada, di risse tra fascisti e antifascisti. Gli anni erano quelli del lungo autunno caldo italiano (1969-70-71), lo scenario quello delle fabbriche in lotta, delle università e delle scuole.
«Lu sgherru», in dialetto salentino, è un soprannome che viene dato a chi ha uno sguardo non proprio attento. Dalla fantasia dell’autore è uscita una squadra speciale della Polizia politica, guidata dal commissario Lotorto che, attraverso i rapporti degli agenti, narra da un punto di vista avverso una straordinaria stagione di lotte operaie e studentesche. I personaggi della squadra del commissario Lotorto sono immaginari, le vicende che sono raccontate sono vere.
Recensioni
Ufficio Stampa –
Qui la recensione di Lorenzo Mari su «Pulp Libri»
Ufficio Stampa –
Qui la recensione di Luca Sancini su «Repubblica Bologna»
Ufficio Stampa –
Qui un’intervista all’autore su Radio Città Fujiko.
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