Finalmente un libro complessivo per sfatare tabù e stereotipi, e per comprendere origini, storia e attualità del razzismo: un volume fondamentale per aprire gli occhi sul nostro presente, in Italia e nel mondo.

Negli ultimi quindici anni si è sviluppato in Italia un nuovo discorso antirazzista, che ha messo a tema il concetto di razza nella sua declinazione socio-culturale, permettendo di leggere le metamorfosi storiche del razzismo.
Attraverso i saggi del volume si può leggere l’intera traiettoria dell’affermazione di questo discorso antirazzista, di cui l’autrice è una delle principali protagoniste. Declinato nella specificità del contesto italiano, questo discorso permette di comprendere il carattere strutturale del razzismo che segna la storia del paese, dalle origini fino ai giorni nostri. Emerge così una doppia traccia: un razzismo interno, che affonda le radici nel processo di nation building e nella definizione dell’identità nazionale, e un razzismo esterno o postcoloniale, che segue lo sviluppo dei processi migratori. Organizzato in tre blocchi tematici, il libro presenta riflessioni sulla «nascita» del concetto di razza e sulla sua relazione con la questione di genere, discute le particolarità del razzismo in Italia, mostra come la razza organizzi il mercato del lavoro contemporaneo.

autor*

studia i conflitti e le trasformazioni del lavoro in relazione a razza e genere. Tra le sue pubblicazioni La razza al lavoro (2012) e Comune, comunità, comunismo (2011). È inoltre curatrice dei saggi di Silvia Federici, Genere e Capitale (2020) e di Introduzione ai femminismi (2019), entrambi pubblicati presso le edizioni DeriveApprodi.

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L’Italia è un paese razzista

anno: 
    2024
pagine: 
    192
isbn: 
    9788865485149

L’Italia è un paese razzista

Finalmente un libro complessivo per sfatare tabù e stereotipi, e per comprendere origini, storia e attualità del razzismo: un volume fondamentale per aprire gli occhi sul nostro presente, in Italia e nel mondo.

Negli ultimi quindici anni si è sviluppato in Italia un nuovo discorso antirazzista, che ha messo a tema il concetto di razza nella sua declinazione socio-culturale, permettendo di leggere le metamorfosi storiche del razzismo.
Attraverso i saggi del volume si può leggere l’intera traiettoria dell’affermazione di questo discorso antirazzista, di cui l’autrice è una delle principali protagoniste. Declinato nella specificità del contesto italiano, questo discorso permette di comprendere il carattere strutturale del razzismo che segna la storia del paese, dalle origini fino ai giorni nostri. Emerge così una doppia traccia: un razzismo interno, che affonda le radici nel processo di nation building e nella definizione dell’identità nazionale, e un razzismo esterno o postcoloniale, che segue lo sviluppo dei processi migratori. Organizzato in tre blocchi tematici, il libro presenta riflessioni sulla «nascita» del concetto di razza e sulla sua relazione con la questione di genere, discute le particolarità del razzismo in Italia, mostra come la razza organizzi il mercato del lavoro contemporaneo.

studia i conflitti e le trasformazioni del lavoro in relazione a razza e genere. Tra le sue pubblicazioni La razza al lavoro (2012) e Comune, comunità, comunismo (2011). È inoltre curatrice dei saggi di Silvia Federici, Genere e Capitale (2020) e di Introduzione ai femminismi (2019), entrambi pubblicati presso le edizioni DeriveApprodi.

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pagine: 
    192
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    2024
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    9788865485149

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