Capitalismo, valore e migrazioni.
A cura di Sandro Chignola e Devi Sacchetto

Mentre si leggono continuamente segnali di ripresa economica e di volta in volta si celebra la fine della crisi, emerge con chiarezza come la recessione sia diventata invece un elemento centrale nella gestione mondiale dei processi produttivi. La politica della crisi è governata attraverso l’emergenza, uno strumento giuridico e istituzionale per rilanciare il processo di accumulazione. La crisi diventa perciò – nulla di paradossale – lo stato normale di quella che ci appare una nuova forma politica di accumulazione.

Il volume raccoglie saggi che si soffermano sui cambiamenti nella composizione di classe in Europa, connessi al profondo processo di riorganizzazione produttiva degli ultimi venticinque anni, evidenziano come i regimi della messa al lavoro siano caratterizzati da evidenti forme di segmentazione e differenziazione che si sviluppano in modo peculiare all’interno di ogni singolo contesto socio-politico, ma che paiono costituirsi come un elemento relativamente omogeneo a livello internazionale. In questa nuova composizione di classe i migranti costituiscono un elemento centrale perché irriducibili alle figure del lavoratore salariato classico, mettendo in campo processi di conflittualità che scardinano le forme tradizionali della rappresentanza del lavoro. Reti produttive transnazionali attraversano e riconfigurano i confini mentre nuove soggettività e nuove pratiche li sfidano.

autor*

è professore ordinario di filosofia politica presso l’Università di Padova e Visiting Professor presso la Universidad Nacional de San Martin (UNSAM) di Buenos Aires. Fa parte del comitato scientifico di diverse riviste in Italia e all’estero. Scrive sulle pagine culturali de «il manifesto». I suoi ultimi libri sono: Storia concettuale e filosofia politica (FrancoAngeli, 2008); Il tempo rovesciato. La Restaurazione e il governo della democrazia (il Mulino, 2011); Il diritto del comune. Crisi della sovranità, proprietà e nuovi poteri costituenti (ombre corte, 2012); Foucault oltre Foucault. Una politica della filosofia (DeriveApprodi 2014).

è ricercatore di Sociologia del lavoro presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Padova. Tra i suoi lavori recenti, Ai margini dell’Ue. Spostamenti e insediamenti a Oriente (a cura di, Carocci 2011), Fabbriche galleggianti. Solitudine e sfruttamento dei nuovi marinai (Jaca Book 2009), il volume curato con Massimiliano Tomba, La lunga accumulazione originaria. Politica e lavoro nel mercato mondiale (ombre corte, 2008). Fa parte del comitato scientifico della collana «Labirinti» di DeriveApprodi

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Le reti del valore

    Migrazioni, produzione e governo della crisi
pagine: 
    260
anno: 
    2017
isbn: 
    9788865481936
libro 18,00

Le reti del valore

    Migrazioni, produzione e governo della crisi
Capitalismo, valore e migrazioni.
libro 18,00
A cura di Sandro Chignola e Devi Sacchetto

Mentre si leggono continuamente segnali di ripresa economica e di volta in volta si celebra la fine della crisi, emerge con chiarezza come la recessione sia diventata invece un elemento centrale nella gestione mondiale dei processi produttivi. La politica della crisi è governata attraverso l’emergenza, uno strumento giuridico e istituzionale per rilanciare il processo di accumulazione. La crisi diventa perciò – nulla di paradossale – lo stato normale di quella che ci appare una nuova forma politica di accumulazione.

Il volume raccoglie saggi che si soffermano sui cambiamenti nella composizione di classe in Europa, connessi al profondo processo di riorganizzazione produttiva degli ultimi venticinque anni, evidenziano come i regimi della messa al lavoro siano caratterizzati da evidenti forme di segmentazione e differenziazione che si sviluppano in modo peculiare all’interno di ogni singolo contesto socio-politico, ma che paiono costituirsi come un elemento relativamente omogeneo a livello internazionale. In questa nuova composizione di classe i migranti costituiscono un elemento centrale perché irriducibili alle figure del lavoratore salariato classico, mettendo in campo processi di conflittualità che scardinano le forme tradizionali della rappresentanza del lavoro. Reti produttive transnazionali attraversano e riconfigurano i confini mentre nuove soggettività e nuove pratiche li sfidano.

è professore ordinario di filosofia politica presso l’Università di Padova e Visiting Professor presso la Universidad Nacional de San Martin (UNSAM) di Buenos Aires. Fa parte del comitato scientifico di diverse riviste in Italia e all’estero. Scrive sulle pagine culturali de «il manifesto». I suoi ultimi libri sono: Storia concettuale e filosofia politica (FrancoAngeli, 2008); Il tempo rovesciato. La Restaurazione e il governo della democrazia (il Mulino, 2011); Il diritto del comune. Crisi della sovranità, proprietà e nuovi poteri costituenti (ombre corte, 2012); Foucault oltre Foucault. Una politica della filosofia (DeriveApprodi 2014).

è ricercatore di Sociologia del lavoro presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Padova. Tra i suoi lavori recenti, Ai margini dell’Ue. Spostamenti e insediamenti a Oriente (a cura di, Carocci 2011), Fabbriche galleggianti. Solitudine e sfruttamento dei nuovi marinai (Jaca Book 2009), il volume curato con Massimiliano Tomba, La lunga accumulazione originaria. Politica e lavoro nel mercato mondiale (ombre corte, 2008). Fa parte del comitato scientifico della collana «Labirinti» di DeriveApprodi

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pagine: 
    260
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    2017
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    9788865481936

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