La natura ibrida del mondo a venire.

«La natura non è un luogo fisico in cui recarsi, non è un tesoro da custodire o conservare in banca, non è un’essenza da proteggere. La natura non è un testo da decifrarsi in base ai codici della matematica o della biomedicina. Non è l’alterità che offre origine, materie prime e servizi. Né madre né curatrice, né schiava né matrice, la natura non è risorsa o mezzo per la riproduzione dell’uomo. La natura è, strettamente, un luogo comune». Così esordisce Donna Haraway, tra le principali esponenti del pensiero ecologico e femminista contemporaneo, in questo pamphlet illuminante sulla nostra condizione di umani, specie devastatrice che ancora non ha imparato a convivere con il resto del vivente senza danneggiarlo. Perché ciò che sembriamo dare per scontato – l’idea o l’esistenza di una natura – in realtà non lo è affatto. La natura è in tutto e per tutto un artificio umano: l’idea attraverso la quale gli umani pensano loro stessi e l’insieme delle relazioni con ciò che esiste. Fare una critica di questo artificio significa immaginare che altri artifici sono possibili, a partire dai quali entità biologiche e tecnologiche in continua trasformazione troveranno uno spazio di coesistenza su questo pianeta.

autor*

pensatrice eclettica, è tra le figure intellettuali più rilevanti del pensiero anglosassone. Il suo lavoro spazia dal femminismo all’ecologia, dalla tecnica alla filosofia. Professoressa emerita presso l’università di California a Santa Cruz, è tra le principali protagoniste del pensiero contemporaneo. Femminista, filosofa della scienza ed ecologista, tra i suoi libri disponibili in lingua italiana: Manifesto Cyborg (1995), Testimone_modesta@FemaleMan_incontra_OncoTopo (2001) e Cthulhucene (2019).

rassegna stampa

Recensioni

  1. deriveapprodi

    «Le promesse dei mostri» su @Leggere Donna

    Qui la recensione di Sofia Govoni

  2. deriveapprodi

    «Le promesse dei mostri» su @OperaViva Magazine

    Qui la recensione di Mariano Croce.

  3. deriveapprodi

    «Le promesse dei mostri» su @Effimera

    Qui la recensione di Cristina Morini.

  4. deriveapprodi

    «Le promesse dei mostri» su @Philosophy Kitchen

    Qui la recensione del volume di Donna Haraway.

  5. deriveapprodi

    «Le promesse dei mostri» su @PULP Libri

    Qui la recensione di Fabio Malagnini.

  6. deriveapprodi

    «Le promesse dei mostri» su @L’Indiscreto

    Qui un estratto del volume di Donna Haraway.

  7. deriveapprodi

    «Le promesse dei mostri» su @Quaderni d’altri tempi

    Qui la recensione di Roberto Paura.

  8. deriveapprodi

    «Le promesse dei mostri» su @Vanity Fair

    Qui la segnalazione di Laura Pezzino.

  9. deriveapprodi

    «Le promesse dei mostri» su @IAPH Italia

    Qui la recensione di Isabella Pinto.

  10. deriveapprodi

    «Le promesse dei mostri» su @il manifesto

    Qui e qui la recensione di Benedetto Vecchi.

  11. deriveapprodi

    «Le promesse dei mostri» su @DinamoPress

    Qui la recensione di Federica Timeto.

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Le promesse dei mostri

    Una politica rigeneratrice per l’alterità inappropriata
pagine: 
    176
anno: 
    2019
isbn: 
    9788865482803
libro 15,00

Le promesse dei mostri

    Una politica rigeneratrice per l’alterità inappropriata
La natura ibrida del mondo a venire.
libro 15,00

«La natura non è un luogo fisico in cui recarsi, non è un tesoro da custodire o conservare in banca, non è un’essenza da proteggere. La natura non è un testo da decifrarsi in base ai codici della matematica o della biomedicina. Non è l’alterità che offre origine, materie prime e servizi. Né madre né curatrice, né schiava né matrice, la natura non è risorsa o mezzo per la riproduzione dell’uomo. La natura è, strettamente, un luogo comune». Così esordisce Donna Haraway, tra le principali esponenti del pensiero ecologico e femminista contemporaneo, in questo pamphlet illuminante sulla nostra condizione di umani, specie devastatrice che ancora non ha imparato a convivere con il resto del vivente senza danneggiarlo. Perché ciò che sembriamo dare per scontato – l’idea o l’esistenza di una natura – in realtà non lo è affatto. La natura è in tutto e per tutto un artificio umano: l’idea attraverso la quale gli umani pensano loro stessi e l’insieme delle relazioni con ciò che esiste. Fare una critica di questo artificio significa immaginare che altri artifici sono possibili, a partire dai quali entità biologiche e tecnologiche in continua trasformazione troveranno uno spazio di coesistenza su questo pianeta.

pensatrice eclettica, è tra le figure intellettuali più rilevanti del pensiero anglosassone. Il suo lavoro spazia dal femminismo all’ecologia, dalla tecnica alla filosofia. Professoressa emerita presso l’università di California a Santa Cruz, è tra le principali protagoniste del pensiero contemporaneo. Femminista, filosofa della scienza ed ecologista, tra i suoi libri disponibili in lingua italiana: Manifesto Cyborg (1995), Testimone_modesta@FemaleMan_incontra_OncoTopo (2001) e Cthulhucene (2019).

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  5. deriveapprodi

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    Qui la recensione di Fabio Malagnini.

  6. deriveapprodi

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    Qui un estratto del volume di Donna Haraway.

  7. deriveapprodi

    «Le promesse dei mostri» su @Quaderni d’altri tempi

    Qui la recensione di Roberto Paura.

  8. deriveapprodi

    «Le promesse dei mostri» su @Vanity Fair

    Qui la segnalazione di Laura Pezzino.

  9. deriveapprodi

    «Le promesse dei mostri» su @IAPH Italia

    Qui la recensione di Isabella Pinto.

  10. deriveapprodi

    «Le promesse dei mostri» su @il manifesto

    Qui e qui la recensione di Benedetto Vecchi.

  11. deriveapprodi

    «Le promesse dei mostri» su @DinamoPress

    Qui la recensione di Federica Timeto.

Solamente clienti che hanno effettuato l'accesso ed hanno acquistato questo prodotto possono lasciare una recensione.

pagine: 
    176
anno: 
    2019
isbn: 
    9788865482803

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