La ricostruzione degli eventi che per 43 giorni si snodano tra l’Europa e il Medio Oriente.

Germania. L’autunno 1977 segna per la formazione combattente Rote Armee Fraktion l’inizio della fine. A Colonia un commando sequestra Hanns-Martin Schleyer, presidente della Confindustria tedesca, e annienta la sua scorta. La condizione per il rilascio dell’ostaggio è la liberazione dal supercarcere di Stammheim di Baader, Ensslin e Raspe, membri del nucleo fondatore della RAF.

A supporto di questa azione un gruppo armato palestinese si impossessa di un aereo passeggeri della Lufthansa. Dopo estenuanti trattative il dirottamento si conclude a Mogadiscio con il blitz dei reparti speciali della polizia tedesca. La notte seguente i prigionieri di Stammheim si tolgono la vita. Schleyer viene ucciso con due colpi di pistola alla nuca.

Peter-Jürgen Boock, ex militante della RAF, fu protagonista di quegli eventi. A venticinque anni di distanza, dopo aver scontato una lunga pena, ha deciso di raccontarli. Giorni e notti carichi di incertezza e tensione. La consapevolezza di aver imboccato una strada senza ritorno. Ma il ritratto più intenso che emerge dalla tragedia è quello di Schleyer, l’odiato ostaggio. Un uomo simbolo dei crimini di una generazione di «padri» artefici del nazismo che si rivela abile nell’interagire culturalmente e umanamente con i suoi carcerieri riuscendo a coinvolgerli in un intrico di emozioni.

Sul serrato filo dei ricordi delle discussioni tra l’ostaggio e i suoi carcerieri, Boock ricostruisce l’incalzare degli eventi che per 43 giorni si snodano tra l’Europa e il Medio Oriente prima di concludersi in un epilogo di morte e di sconfitta.

autor*

ha militato nella RAF dal 1975 al 1980. Per gli attentati del 1977 è condannato all’ergastolo. Durante la detenzione inizia a scrivere e nel 1988 pubblica il suo primo romanzo, Abgang, dove racconta la fine della sua militanza nella RAF. Nel 1999, dopo diciotto anni di carcere, gli viene concessa una sospensione condizionale della pena. Ora è giornalista.

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L’autunno tedesco

    Schleyer - Mogadisco - Stammheim
pagine: 
    192
anno: 
    2003
isbn: 
    9788888738055
libro 13,00

L’autunno tedesco

    Schleyer - Mogadisco - Stammheim
La ricostruzione degli eventi che per 43 giorni si snodano tra l’Europa e il Medio Oriente.
libro 13,00

Germania. L’autunno 1977 segna per la formazione combattente Rote Armee Fraktion l’inizio della fine. A Colonia un commando sequestra Hanns-Martin Schleyer, presidente della Confindustria tedesca, e annienta la sua scorta. La condizione per il rilascio dell’ostaggio è la liberazione dal supercarcere di Stammheim di Baader, Ensslin e Raspe, membri del nucleo fondatore della RAF.

A supporto di questa azione un gruppo armato palestinese si impossessa di un aereo passeggeri della Lufthansa. Dopo estenuanti trattative il dirottamento si conclude a Mogadiscio con il blitz dei reparti speciali della polizia tedesca. La notte seguente i prigionieri di Stammheim si tolgono la vita. Schleyer viene ucciso con due colpi di pistola alla nuca.

Peter-Jürgen Boock, ex militante della RAF, fu protagonista di quegli eventi. A venticinque anni di distanza, dopo aver scontato una lunga pena, ha deciso di raccontarli. Giorni e notti carichi di incertezza e tensione. La consapevolezza di aver imboccato una strada senza ritorno. Ma il ritratto più intenso che emerge dalla tragedia è quello di Schleyer, l’odiato ostaggio. Un uomo simbolo dei crimini di una generazione di «padri» artefici del nazismo che si rivela abile nell’interagire culturalmente e umanamente con i suoi carcerieri riuscendo a coinvolgerli in un intrico di emozioni.

Sul serrato filo dei ricordi delle discussioni tra l’ostaggio e i suoi carcerieri, Boock ricostruisce l’incalzare degli eventi che per 43 giorni si snodano tra l’Europa e il Medio Oriente prima di concludersi in un epilogo di morte e di sconfitta.

ha militato nella RAF dal 1975 al 1980. Per gli attentati del 1977 è condannato all’ergastolo. Durante la detenzione inizia a scrivere e nel 1988 pubblica il suo primo romanzo, Abgang, dove racconta la fine della sua militanza nella RAF. Nel 1999, dopo diciotto anni di carcere, gli viene concessa una sospensione condizionale della pena. Ora è giornalista.

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pagine: 
    192
anno: 
    2003
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    9788888738055

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