A cura di Giorgio Lunghini e Luigi Cavallaro
La prima traduzione in italiano di un breve ma decisivo classico dell’economista J. M. Keynes, curata da Giorgio Lunghini e Luigi Cavallaro, che introducono il testo.
Pubblicato per la prima volta nel 1926, nelle intenzioni del suo autore questo testo era rivolto al pubblico progressista americano, allora sensibile alle suggestioni del «collettivismo democratico» e convinto che la teoria del laissez-faire al mercato dovesse ritenersi defunta.
Un’analisi ricca di spunti per la lettura del presente, oggi che la fede nella capacità di auto-regolazione del capitalismo è tornata a vacillare e che la Cina comunista attraversa un periodo di grande espansione a fronte della gravissima crisi delle economie occidentali.
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