Questo libro racconta e analizza gli esiti di quella parte del ’68 che non si è esaurita in una modernizzazione dei costumi e delle istituzioni utile alla continuità di potere nelle democrazie occidentali.
Il ’68 «cattivo», quello minoritario dei «piccoli gruppi radicali ed estremisti», ha continuato la lotta teorizzando e praticando l’uso della violenza come mezzo indispensabile per un cambiamento rivoluzionario.
È in questo contesto che Europa, Stati Uniti e Giappone vedono nascere e poi svilupparsi gruppi come la Frazione dell’armata rossa, Action directe, le Brigate rosse, la Weather Underground Organization, l’Armata rossa giapponese.
Organizzazioni armate che questo libro analizza per la prima volta nelle loro variabili e analogie, attraverso uno sguardo che ne fa un fenomeno di tipo mondiale. Una prospettiva, dunque, che di ogni formazione armata consente di vedere la nascita, la crescita e la diffusione, come la crisi e il definitivo fallimento; le matrici ideologiche, le logiche della clandestinità e le forme di guerriglia…
Un excursus su alcune pagine della nostra storia recente che ci rivela come i cosiddetti «anni di piombo» abbiano coinvolto tutti i principali Paesi dell’Occidente.
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