Leggere A/traverso è impossibile. Non credo che ci sia qualcuno così pazzo da farlo, né qualcuno che ci riesca – Franco Berardi Bifo

La storia di una delle riviste più rappresentative del Movimento del ‘77, un’esperienza collettiva straordinariamente innovativa. Fu infatti il primo esempio di grafica punk italiana, e nello stesso tempo fu l’ultima delle riviste di avanguardia del Novecento i cui riferimenti erano il futurismo di Majakovskij e un’originale rivisitazione dello spirito dadaista. 

Ma fu anche una rivista che proponeva raffinate analisi politiche e filosofiche mirate a liberarsi dal modello leninista dell’organizzazione per fondare un movimento di collettivizzazione della vita quotidiana, di proliferazione di esperienze micro-politiche di autorganizzazione.

Nel suo primo editoriale «A/traverso» si esprimeva così: «Appropriazione e liberazione del corpo, trasformazione dei rapporti interpersonali, sono il modo in cui oggi ricostruiamo un progetto contro il lavoro di fabbrica, contro qualsiasi ordine fondato sulla prestazione e sullo sfruttamento».

autor*

è dottorando in letteratura italiana contemporanea all’Università di Macerata. È autore di alcuni contributi critici su Wu Ming, Pier Vittorio Tondelli e Federigo Tozzi.

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La rivoluzione è finita abbiamo vinto

    Storia della rivista «A/traverso»
pagine: 
    208
anno: 
    2017
isbn: 
    9788865481783
libro 18,00

La rivoluzione è finita abbiamo vinto

    Storia della rivista «A/traverso»
Leggere A/traverso è impossibile. Non credo che ci sia qualcuno così pazzo da farlo, né qualcuno che ci riesca – Franco Berardi Bifo
libro 18,00

La storia di una delle riviste più rappresentative del Movimento del ‘77, un’esperienza collettiva straordinariamente innovativa. Fu infatti il primo esempio di grafica punk italiana, e nello stesso tempo fu l’ultima delle riviste di avanguardia del Novecento i cui riferimenti erano il futurismo di Majakovskij e un’originale rivisitazione dello spirito dadaista. 

Ma fu anche una rivista che proponeva raffinate analisi politiche e filosofiche mirate a liberarsi dal modello leninista dell’organizzazione per fondare un movimento di collettivizzazione della vita quotidiana, di proliferazione di esperienze micro-politiche di autorganizzazione.

Nel suo primo editoriale «A/traverso» si esprimeva così: «Appropriazione e liberazione del corpo, trasformazione dei rapporti interpersonali, sono il modo in cui oggi ricostruiamo un progetto contro il lavoro di fabbrica, contro qualsiasi ordine fondato sulla prestazione e sullo sfruttamento».

è dottorando in letteratura italiana contemporanea all’Università di Macerata. È autore di alcuni contributi critici su Wu Ming, Pier Vittorio Tondelli e Federigo Tozzi.

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pagine: 
    208
anno: 
    2017
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    9788865481783

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