Cosa accadrebbe se andando a spasso per la storia rivoluzionaria del XX secolo, e senza aver paura delle risposte, chiedessimo ai suoi protagonisti – da Che Guevara a Ulrike Meinhof – cosa pensano dell’amore? Nonostante il XX secolo si sia distinto per cambiamenti politici e sociali che non hanno escluso infervorati dibattiti sul ruolo dell’amore, e della libertà sessuale, oggi assistiamo a un’inflazione di pratiche e discorsi legati a sesso e genere ma che poco interpellano il tema dell’amore.
Tornando alla rivoluzione «sessuale» dell’Ottobre russo e alla sua successiva repressione, al dilemma di Guevara tra amore e rivoluzione e al ’68 (dalle comuni alla violenza rivoluzionaria), il filosofo Srecko Horvat fornisce una risposta alla domanda: perché i maggiori rivoluzionari avevano così tanta paura dell’amore? Cosa c’è di così radicale in un concetto dall’aria conservatrice e che per Horvat, invece, non lo è affatto?
Un libro che nelle sue incursioni alla ricerca dei nessi tra amore e rivoluzione nella storia del Novecento, dalla Rivoluzione iraniana ai movimenti contro la guerra in Vietnam, pone oggi l’urgenza di pensare l’amore all’altezza dei desideri di trasformazione. Della vita.
Recensioni
Roberto Tronk –
Su «Left» del 18 giugno 2016 una lunga intervista di Ilaria Bonaccorsi a Srecko Horvat, a proposito di amore e rivoluzione. Si cita anche l’ultimo libro di Horvat “La radicalità dell’amore”.
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Roberto Tronk –
Sul «manifesto» la recensione di Benedetto Vecchi al libro “La radicalità dell’amore” di Srecko Horvat – 21 giugno 2016
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Roberto Tronk –
Sul «Venerdì di Repubblica» la recensione di Valentina Della Seta al libro di Srecko Horvat, “La radicalità dell’amore” – 24 giugno 2016
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Roberto Tronk –
Su «La stampa» la recensione di Massimiliano Panarari a “La radicalità dell’amore”, di Srecko Horvat – 5 agosto 2016
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