La storia delle Brigate rosse e del rapimento Moro, avvenuta nella primavera del 1978, è disseminata di ipotesi che cercano di spiegare quanto accaduto con gli argomenti più improbabili, dal coinvolgimento dei servizi segreti e la complicità di Stati stranieri alla mistificazione dei fatti. Paolo Persichetti, ricercatore di storia, da anni porta avanti un’accurata indagine volta a fornire una ricostruzione affidabile e coerente degli eventi. Avvalendosi degli strumenti della ricerca storica – il vaglio degli archivi, la raccolta delle testimonianze e un lavoro ostinato – Persichetti ha via via smontato le narrazioni complottiste e messo in luce le numerose lacune delle commissioni parlamentari che si sono occupate del tema. Ma nel giugno del 2021 Polizia di prevenzione, Digos e Polizia postale hanno fatto irruzione nell’abitazione di Paolo Persichetti, sequestrando il suo intero archivio e i documenti raccolti in anni di ricerche. Da quel momento Paolo Persichetti è stato sottoposto a una girandola di imputazioni che si sono sostituite nel tempo. Il volume racconta questa lunga caccia al «reato di ricerca» e denuncia l’esistenza di organismo di Polizia che si occupa di storia, che, come in uno scenario orwelliano, si erge a ministero della verità e amministra il passato, recinta gli argomenti, filtra i contenuti. Il volume affronta i temi caldi che hanno innescato l’indagine: la ricerca storica sul rapimento Moro, di cui il libro di Persichetti rivela dettagli inediti.
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