Una moneta alternativa al capitalismo.

Mai come negli ultimi anni il tema della moneta e dei mercati finanziari è stato al centro di libri, saggi e articoli di esperti e di meno esperti. Eppure mai come in questi anni regna una così grande confusione in materia. Si parla di fine della moneta, di fine del contante, di moneta elettronica, di moneta complementare. Si discute più della sua forma che del suo significato economico e sociale. La moneta non è infatti solo un semplice intermediario degli scambi, necessario per poter acquistare e vendere beni. Questa funzione – che appare ovvia – nasconde il fatto che la moneta entra nel sistema economico in una fase precedente allo scambio, quella della produzione. La moneta infatti è in primo luogo mezzo di finanziamento. E la sua natura si modifica quando si modificano le modalità di finanziamento e di produzione. Parlare di moneta, della sua forma e del suo ruolo, significa quindi indagare come avviene l’attività di produzione e quali rapporti sociali di potere innesca.
Sfatando lo stereotipo che il denaro è solo luogo di alienazione dei rapporti sociali, si pone radicalmente la domanda: che tipo di moneta è possibile concepire per costruire il comune? È possibile istituire una moneta del comune, fondata sui principi peer-to-peer delle cripto-monete, rivolta in primo luogo ai movimenti dei lavoratori precari, alla rete dei centri sociali, al circuito dei teatri occupati italiani, ma anche al circuito dell’economia alternativa e dell’auto-organizzazione?
L’obiettivo è semplice quanto ambizioso: la possibilità di creare un ambiente socio-economico ed ecosostenibile tale da essere caratterizzato da una produzione di ricchezza creata dal genere umano in favore del genere umano. Un ambiente in grado di produrre per sé e non per il profitto e la rendita.

Contributi di

Massimo Amato, Lirca Avilés, Laurent Baronia, Emanuele Braga, Domenico De Simone, Enric Duran, Andrea Fumagalli, Davide Gallo Lassere, Gianluca Giannelli, Marco Giustini, Giorgio Griziotti, Stefano Lucarelli, Christian Marazzi, Luciana Parisi, Pekka Piironen, Denis Roio ala Jaromil, Jerome Roos, Marco Sachy ala Radium, Tiziana Terranova, Carlo Vercellone, Arseli Virtanen.

autor*

è artista, ricercatore, coreografo e attivista. La sua ricerca si focalizza sui modelli di produzione culturale e sui processi di trasformazione sociale. È co-fondatore della compagnia di danza e teatro Balletto Civile (2003), del progetto di arte contemporanea Rhaze (2011), co-fondatore e sviluppatore di Macao, nuovo centro milanese per l’arte e la cultura (2012).

è docente di economia all’Università di Pavia. È stato fondatore della rivista «Altreragioni». Con Sergio Bologna ha curato Il lavoro autonomo di seconda generazione (Feltrinelli, 1997). Altri suoi lavori sono: Bioeconomia e capitalismo cognitivo (Carocci, 2007) e La moneta nell’impero (insieme a Christian Marazzi e Adelino Zanini, ombre corte, 2002).

rassegna stampa

Recensioni

  1. Roberto Tronk

    La sfida dell’istituzione finanziaria («Effimera»)

    Recensione di Marco Fama a “La moneta del comune”, a cura di Emanuele Braga e Andrea Fumagalli – 24 novembre 2015
    Vai all’articolo

  2. Roberto Tronk

    Innovazione finanziaria, commons e moneta («cheFare»)

    Su «cheFare» la recensione di Raffaele Mauro al libro “La moneta del comune”, a cura di Andrea Fumagalli ed Emanuele Braga – 20 gennaio 2015

    Vai all’articolo

  3. Roberto Tronk

    L’industrializzazione della felicità («Alfabeta2»)

    Recensione di Lelio Demichelis al libro “La moneta del comune” – 29 luglio 2016

    Vai all’articolo

Solamente clienti che hanno effettuato l'accesso ed hanno acquistato questo prodotto possono lasciare una recensione.

La moneta del comune

    La sfida dell'istituzione finanziaria del comune
pagine: 
    200
anno: 
    2015
isbn: 
    9788865481363
libro 18,00

La moneta del comune

    La sfida dell'istituzione finanziaria del comune
Una moneta alternativa al capitalismo.
libro 18,00

Mai come negli ultimi anni il tema della moneta e dei mercati finanziari è stato al centro di libri, saggi e articoli di esperti e di meno esperti. Eppure mai come in questi anni regna una così grande confusione in materia. Si parla di fine della moneta, di fine del contante, di moneta elettronica, di moneta complementare. Si discute più della sua forma che del suo significato economico e sociale. La moneta non è infatti solo un semplice intermediario degli scambi, necessario per poter acquistare e vendere beni. Questa funzione – che appare ovvia – nasconde il fatto che la moneta entra nel sistema economico in una fase precedente allo scambio, quella della produzione. La moneta infatti è in primo luogo mezzo di finanziamento. E la sua natura si modifica quando si modificano le modalità di finanziamento e di produzione. Parlare di moneta, della sua forma e del suo ruolo, significa quindi indagare come avviene l’attività di produzione e quali rapporti sociali di potere innesca.
Sfatando lo stereotipo che il denaro è solo luogo di alienazione dei rapporti sociali, si pone radicalmente la domanda: che tipo di moneta è possibile concepire per costruire il comune? È possibile istituire una moneta del comune, fondata sui principi peer-to-peer delle cripto-monete, rivolta in primo luogo ai movimenti dei lavoratori precari, alla rete dei centri sociali, al circuito dei teatri occupati italiani, ma anche al circuito dell’economia alternativa e dell’auto-organizzazione?
L’obiettivo è semplice quanto ambizioso: la possibilità di creare un ambiente socio-economico ed ecosostenibile tale da essere caratterizzato da una produzione di ricchezza creata dal genere umano in favore del genere umano. Un ambiente in grado di produrre per sé e non per il profitto e la rendita.

Contributi di

Massimo Amato, Lirca Avilés, Laurent Baronia, Emanuele Braga, Domenico De Simone, Enric Duran, Andrea Fumagalli, Davide Gallo Lassere, Gianluca Giannelli, Marco Giustini, Giorgio Griziotti, Stefano Lucarelli, Christian Marazzi, Luciana Parisi, Pekka Piironen, Denis Roio ala Jaromil, Jerome Roos, Marco Sachy ala Radium, Tiziana Terranova, Carlo Vercellone, Arseli Virtanen.

è artista, ricercatore, coreografo e attivista. La sua ricerca si focalizza sui modelli di produzione culturale e sui processi di trasformazione sociale. È co-fondatore della compagnia di danza e teatro Balletto Civile (2003), del progetto di arte contemporanea Rhaze (2011), co-fondatore e sviluppatore di Macao, nuovo centro milanese per l’arte e la cultura (2012).

è docente di economia all’Università di Pavia. È stato fondatore della rivista «Altreragioni». Con Sergio Bologna ha curato Il lavoro autonomo di seconda generazione (Feltrinelli, 1997). Altri suoi lavori sono: Bioeconomia e capitalismo cognitivo (Carocci, 2007) e La moneta nell’impero (insieme a Christian Marazzi e Adelino Zanini, ombre corte, 2002).

Recensioni

  1. Roberto Tronk

    La sfida dell’istituzione finanziaria («Effimera»)

    Recensione di Marco Fama a “La moneta del comune”, a cura di Emanuele Braga e Andrea Fumagalli – 24 novembre 2015
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  2. Roberto Tronk

    Innovazione finanziaria, commons e moneta («cheFare»)

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  3. Roberto Tronk

    L’industrializzazione della felicità («Alfabeta2»)

    Recensione di Lelio Demichelis al libro “La moneta del comune” – 29 luglio 2016

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Solamente clienti che hanno effettuato l'accesso ed hanno acquistato questo prodotto possono lasciare una recensione.

pagine: 
    200
anno: 
    2015
isbn: 
    9788865481363

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