Negli ambienti del pensiero critico e marxista l’importanza politica dell’operaismo e dell’Autonomia operaia è ormai riconosciuta non solo in Italia ma sul piano internazionale. Tuttavia, è meno nota l’influenza che questi movimenti hanno avuto nell’ispirare il lavoro di artisti, architetti e designer di avanguardia.
Unico nel suo genere e per la sua approfondita competenza, il libro di Jacopo Galimberti si concentra sul discorso estetico e culturale sviluppato da tre generazioni di militanti (tra cui Mario Tronti, Antonio Negri, Franco Berardi Bifo e Silvia Federici) e sul modo in cui è stato fatto proprio da figure importanti come Manfredo Tafuri.
Il volume analizza i momenti chiave di questo dialogo, dai disegni pubblicati su «classe operaia» alla mostra di Potere operaio a Parigi, dai giornali degli indiani metropolitani al collettivo artistico femminista che aderiva alla campagna «Salario al lavoro domestico».
Con oltre 140 immagini, diverse delle quali pubblicate per la prima volta, il libro offre una prospettiva originale e inedita per ripensare i movimenti degli anni Sessanta e Settanta e, più in generale, la cultura italiana del secondo dopoguerra.
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