Il libro raccoglie una serie di lezioni di filosofia del diritto che hanno il pregio di un andamento colloquiale. Ogni lezione è pensata come un piccolo saggio, un tentativo di riflessione e di approfondimento del tema trattato. La filosofia del diritto che qui si presenta si vuole «fragile». Essa, infatti, deve fare i conti col suo oggetto, il diritto per l’appunto. Poiché il diritto non è una cosa come una pietra, può ferire e far sanguinare. È affilato, tagliente. Va allora maneggiato con cura. Il libro si rivolge al cittadino perplesso, a quello che è l’«operatore» più importante della prassi giuridica, l’uomo della strada. Si tratta di un soggetto che dinanzi ai crocevia morali e normativi che ci impone costantemente la vita in società si interroga sul senso della norma che gli si domanda di seguire. Queste pagine sono state pensate come percorso di autocomprensione rispetto a questa strana «cosa» che si erge dinanzi a noi con pretesa di obbedienza, ma anche di giustizia, e rispetto alla pratica quotidiana corrispondente.

autor*

dal 2000 insegna all'Università di Catanzaro. È stato ricercatore e professore associato dell'Università di Bologna e ricercatore e professore dell'Istituto Universitario Europeo di Firenze. È stato altresì visiting professor di varie università europee e americane. Nel 2009 gli è stato attribuito il Premio di Ricerca della Fondazione Alexander Von Humboldt. Tra le sue pubblicazioni Cittadinanza e ordine politico (2004) e La crisi del Novecento (2006).

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Il senso della norma

    Filosofia fragile del diritto
pagine: 
    336
anno: 
    2023
isbn: 
    9788865483459

Il senso della norma

    Filosofia fragile del diritto

Il libro raccoglie una serie di lezioni di filosofia del diritto che hanno il pregio di un andamento colloquiale. Ogni lezione è pensata come un piccolo saggio, un tentativo di riflessione e di approfondimento del tema trattato. La filosofia del diritto che qui si presenta si vuole «fragile». Essa, infatti, deve fare i conti col suo oggetto, il diritto per l’appunto. Poiché il diritto non è una cosa come una pietra, può ferire e far sanguinare. È affilato, tagliente. Va allora maneggiato con cura. Il libro si rivolge al cittadino perplesso, a quello che è l’«operatore» più importante della prassi giuridica, l’uomo della strada. Si tratta di un soggetto che dinanzi ai crocevia morali e normativi che ci impone costantemente la vita in società si interroga sul senso della norma che gli si domanda di seguire. Queste pagine sono state pensate come percorso di autocomprensione rispetto a questa strana «cosa» che si erge dinanzi a noi con pretesa di obbedienza, ma anche di giustizia, e rispetto alla pratica quotidiana corrispondente.

dal 2000 insegna all'Università di Catanzaro. È stato ricercatore e professore associato dell'Università di Bologna e ricercatore e professore dell'Istituto Universitario Europeo di Firenze. È stato altresì visiting professor di varie università europee e americane. Nel 2009 gli è stato attribuito il Premio di Ricerca della Fondazione Alexander Von Humboldt. Tra le sue pubblicazioni Cittadinanza e ordine politico (2004) e La crisi del Novecento (2006).

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    336
anno: 
    2023
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