Con un dialogo con Étienne Balibar
Neorazzismo e neoschiavismo tracciano una linea divisoria tra esseri umani e corpi d’eccezione ‒ vite discriminate, disumanizzate, ridotte a cosa. Per combattere queste pratiche, per spezzarne il sicuro «avvenire», non basta un «diritto di ingerenza» per cause umanitarie. Gli abolizionisti del Settecento e dell’Ottocento ritenevano che i valori propugnati dalla loro lotta potessero fornire le basi per la riscrittura del diritto positivo. Oggi non si tratta solo di riscrivere il diritto quando questo è «contro» (in funzione escludente), ma di applicarlo integralmente quando contrasta e previene razzismo, discriminazioni, nuove schiavitù, ovvero quando è «a favore» di una piena tutela dei diritti umani, nessuno escluso.
Recensioni
Roberto Tronk –
Recensione al libro di Thomas Casadei, “Il rovescio dei diritti umani” – 10 ottobre 2016
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