Alternative allo scempio e alla devastazione dell’assetto urbano tra metropoli e provincia.
A cura di Enzo Scandurra e Giovanni Attili

Le città e i territori stanno subendo cambiamenti inediti e fino a qualche anno fa inimmaginabili. Quella che era la città moderna, la città fordista, la città del welfare, è oggi un agglomerato indistinto che invade la campagna e produce un insostenibile consumo di suolo fertile. I riferimenti storici e simbolici della città moderna: le piazze, i portici, i mercati sono progressivamente sostituiti da shopping center, mall, giganteschi supermercati che conferiscono alle nostre città il carattere di vetrine commerciali in attesa di catturare i flussi finanziari che attraversano il pianeta. È in atto un’aggressione ai caratteri fondamentali della città come la solidarietà, l’accoglienza, la convivenza; scompare la tradizionale divisione tra città e campagna: il modello di vita urbana diventa egemone anche nelle campagne. Chi ha la responsabilità di questo intollerabile sviluppo? E che ruolo hanno, in senso positivo o negativo, gli urbanisti? Sono essi esecutori e fiancheggiatori di decisione politiche, economiche, finanziarie stabilite altrove o possono opporsi a esse e schierarsi dalla parte di chi le città le abita e le vive? Come si è modificato il ruolo di questi studiosi o professionisti in questi ultimi anni? Sono essi artefici dei cambiamenti che avvengono nelle città o si limitano a registrare, e al più, a correggere un processo urbano che si rivela essenziale per la sopravvivenza del capitalismo neoliberista? E qual è il rapporto tra committente e progettista in questa fase di dissolvimento della città moderna?

Attraverso interviste dirette a studiosi, ricercatori, professionisti, italiani e non solo, urbanisti e non solo, emergono riflessioni critiche, difficoltà, insuccessi, insieme a passioni e impegni che tracciano nuovi percorsi.

Interventi di:

Angela Barbanente, Paolo Berdini, Dino Borri, Matilde Callari Galli, Giuseppe Campos Venuti, Pierluigi Crosta, Vezio De Lucia, Franco Farinelli, John Friedmann, Francesco Indovina, Alberto Magnaghi, Anna Marson, Luigi Mazza, Giancarlo Paba, Libby Porter, Bernardo Rossi Doria, Edoardo Salzano, Leonie Sandercock, Tiziana Villani.

In allegato il film Dvd Il pianeta degli urbanisti

autor*

romano, è professore ordinario di urbanistica presso l’università Sapienza di Roma. Diverse volte Direttore del Dipartimento di Architettura e Urbanistica, collaboratore de «il manifesto» e di numerose riviste scientifiche. Ha scritto molti saggi sul tema della città e dello sviluppo sostenibile. Tra i suoi ultimi libri: Storie di città (con Giovanni Attili et al.), Ed. Interculturali, 2007; Un paese ci vuole. Ripartire dai luoghi, Città Aperta, 2007; Modello Roma. L’ambigua modernità (con altri), Odradek, 2007; Ricominciamo dalle periferie. Perché la sinistra ha perso Roma (con M. Ilardi), manifestolibri, 2009; Lungoilfiume (con altri), Franco Angeli, 2009, Vite periferiche. Solitudine e marginalità in dieci quartieri di Roma, Ediesse, 2012.

è professore presso il dipartimento di Architettura e Urbanistica della facoltà di Ingegneria di Roma. Tra i suoi libri: Città, lucciole e profanazioni (2014).

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Il pianeta degli urbanisti

    e dintorni
pagine: 
    224 + DVD
anno: 
    2013
isbn: 
    9788865480632
dvd-libro 17,00

Il pianeta degli urbanisti

    e dintorni
Alternative allo scempio e alla devastazione dell’assetto urbano tra metropoli e provincia.
dvd-libro 17,00
A cura di Enzo Scandurra e Giovanni Attili

Le città e i territori stanno subendo cambiamenti inediti e fino a qualche anno fa inimmaginabili. Quella che era la città moderna, la città fordista, la città del welfare, è oggi un agglomerato indistinto che invade la campagna e produce un insostenibile consumo di suolo fertile. I riferimenti storici e simbolici della città moderna: le piazze, i portici, i mercati sono progressivamente sostituiti da shopping center, mall, giganteschi supermercati che conferiscono alle nostre città il carattere di vetrine commerciali in attesa di catturare i flussi finanziari che attraversano il pianeta. È in atto un’aggressione ai caratteri fondamentali della città come la solidarietà, l’accoglienza, la convivenza; scompare la tradizionale divisione tra città e campagna: il modello di vita urbana diventa egemone anche nelle campagne. Chi ha la responsabilità di questo intollerabile sviluppo? E che ruolo hanno, in senso positivo o negativo, gli urbanisti? Sono essi esecutori e fiancheggiatori di decisione politiche, economiche, finanziarie stabilite altrove o possono opporsi a esse e schierarsi dalla parte di chi le città le abita e le vive? Come si è modificato il ruolo di questi studiosi o professionisti in questi ultimi anni? Sono essi artefici dei cambiamenti che avvengono nelle città o si limitano a registrare, e al più, a correggere un processo urbano che si rivela essenziale per la sopravvivenza del capitalismo neoliberista? E qual è il rapporto tra committente e progettista in questa fase di dissolvimento della città moderna?

Attraverso interviste dirette a studiosi, ricercatori, professionisti, italiani e non solo, urbanisti e non solo, emergono riflessioni critiche, difficoltà, insuccessi, insieme a passioni e impegni che tracciano nuovi percorsi.

Interventi di:

Angela Barbanente, Paolo Berdini, Dino Borri, Matilde Callari Galli, Giuseppe Campos Venuti, Pierluigi Crosta, Vezio De Lucia, Franco Farinelli, John Friedmann, Francesco Indovina, Alberto Magnaghi, Anna Marson, Luigi Mazza, Giancarlo Paba, Libby Porter, Bernardo Rossi Doria, Edoardo Salzano, Leonie Sandercock, Tiziana Villani.

In allegato il film Dvd Il pianeta degli urbanisti

romano, è professore ordinario di urbanistica presso l’università Sapienza di Roma. Diverse volte Direttore del Dipartimento di Architettura e Urbanistica, collaboratore de «il manifesto» e di numerose riviste scientifiche. Ha scritto molti saggi sul tema della città e dello sviluppo sostenibile. Tra i suoi ultimi libri: Storie di città (con Giovanni Attili et al.), Ed. Interculturali, 2007; Un paese ci vuole. Ripartire dai luoghi, Città Aperta, 2007; Modello Roma. L’ambigua modernità (con altri), Odradek, 2007; Ricominciamo dalle periferie. Perché la sinistra ha perso Roma (con M. Ilardi), manifestolibri, 2009; Lungoilfiume (con altri), Franco Angeli, 2009, Vite periferiche. Solitudine e marginalità in dieci quartieri di Roma, Ediesse, 2012.

è professore presso il dipartimento di Architettura e Urbanistica della facoltà di Ingegneria di Roma. Tra i suoi libri: Città, lucciole e profanazioni (2014).

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pagine: 
    224 + DVD
anno: 
    2013
isbn: 
    9788865480632

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