Sono mai esistiti i giardini di Babilonia? Perché il mitico giardino persiano quadripartito e prototipo di quello arabo non è affatto diviso in quattro? Qual è la rivoluzione del giardino cui assistiamo nel Rinascimento? Dove sta il vero e il falso in un giardino che sopravvive al disegno del suo autore per svariati secoli a fronte di una natura e di un contesto che crescono e si evolvono? Da Versailles all’Isola Bella sul Lago Maggiore, da Villa d’Este ai paesaggi di Piemonte e Liguria, dall’Uzbekistan all’Inghilterra, questo libro è un viaggio sulle forme storiche e architettoniche di quello spazio fatto di verde, acqua, luce, materie anche vive, inserito in un ambiente e organizzato da uno o più autori, chiamato «giardino». Dove stanno gli equivoci? Nella ricostruzione storica, nel modo in cui si raccontano i giardini importanti contrapposti ad altri irrilevanti, nelle presunte origini, nel datare rivoluzioni formali o botaniche che non sono tali […]. Un racconto ironico e colto che attingendo a fonti storiche, letterarie, artistiche riesce nell’intento di ridisegnare ai nostri occhi la sorpresa, l’emozione e l’originalità dei giardini indagati, suggerendo un irriverente sguardo critico con cui osservarli.
Recensioni
Roberto Tronk –
Sull’«Unità» un estratto da “Il giardino degli equivoci”, di Guido Giubbini – 18 aprile 2016
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Roberto Tronk –
Maria Tatsos recensisce “Il giardino degli equivoci” di Guido Giubbini su Elle.it – 10 maggio 2016
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Roberto Tronk –
Sul sito di «Panorama» una segnalazione de “Il giardino degli equivoci”, di Guido Giubbini – 26 maggio 2016
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Roberto Tronk –
La rivista NIP su Guido Giubbini.
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