La storia di Lotta continua raccontata da un «militante politico di base»

Questo libro su Lotta continua racconta una «storia diversa». Per l’autore, infatti, quelle che la precedono esprimono storie «viziate», concentrate quasi esclusivamente sulle elaborazioni e le scelte politiche del gruppo dirigente, incapaci di dare conto di cosa fosse in concreto Lotta continua, di come agissero e si organizzassero «i senza nome» evocati nel titolo, ovvero i militanti di base che ne costituivano l’ossatura e ne garantivano la capacità di intervento.
Al centro del libro sta la rivendicazione del ruolo di Lotta continua come principale organizzazione dell’area rivoluzionaria nella prima metà degli anni Settanta. Un’organizzazione che poteva vantare una presenza in tutti gli ambiti dello scontro sociale, dalle fabbriche alle scuole e ai quartieri proletari, dalle lotte sulla casa a quelle dei detenuti e dei militari di leva.

È in questo contesto che l’autore inserisce le vicende del Servizio d’ordine legandole all’elaborazione teorica e politica della questione della «forza», intesa come il terreno su cui si giocava la possibilità, per i movimenti di classe, di esprimersi e di raggiungere i propri obiettivi.

Per questo, l’autore rivolge una dura critica ai gruppi dirigenti nazionali e locali: ben prima della crisi sfociata nello scioglimento finale, essi avrebbero maturato l’intenzione di trasformare Lc in una formazione politica meno «militante» e più attenta agli equilibri politici generali, disposta al confronto «critico» con le forze democratiche riformiste e pronta a entrare a qualunque costo in parlamento, abbandonando così ogni prospettiva rivoluzionaria.

autor*

è giornalista e blogger. Laureato in Storia Americana all’Università di Torino ha conseguito un master in Studi Americani all’Università del Texas. Ha diretto «American West. La rivista italiana di Western Lifestyle». In Val Susa ha contribuito a fondare i presidi giornalistici «Tg Maddalena» e «Tg Vallesusa». Collabora con il Centro Studi Piero Gobetti di Torino per la cura del Fondo di documentazione Tav di cui è promotore.

rassegna stampa

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  1. Ufficio Stampa

    Qui una recensione su «L’indice dei libri del mese»

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I senza nome

pagine: 
    288
anno: 
    2022
isbn: 
    978-88-6548-418-0
libro 20,00

I senza nome

La storia di Lotta continua raccontata da un «militante politico di base»
libro 20,00

Questo libro su Lotta continua racconta una «storia diversa». Per l’autore, infatti, quelle che la precedono esprimono storie «viziate», concentrate quasi esclusivamente sulle elaborazioni e le scelte politiche del gruppo dirigente, incapaci di dare conto di cosa fosse in concreto Lotta continua, di come agissero e si organizzassero «i senza nome» evocati nel titolo, ovvero i militanti di base che ne costituivano l’ossatura e ne garantivano la capacità di intervento.
Al centro del libro sta la rivendicazione del ruolo di Lotta continua come principale organizzazione dell’area rivoluzionaria nella prima metà degli anni Settanta. Un’organizzazione che poteva vantare una presenza in tutti gli ambiti dello scontro sociale, dalle fabbriche alle scuole e ai quartieri proletari, dalle lotte sulla casa a quelle dei detenuti e dei militari di leva.

È in questo contesto che l’autore inserisce le vicende del Servizio d’ordine legandole all’elaborazione teorica e politica della questione della «forza», intesa come il terreno su cui si giocava la possibilità, per i movimenti di classe, di esprimersi e di raggiungere i propri obiettivi.

Per questo, l’autore rivolge una dura critica ai gruppi dirigenti nazionali e locali: ben prima della crisi sfociata nello scioglimento finale, essi avrebbero maturato l’intenzione di trasformare Lc in una formazione politica meno «militante» e più attenta agli equilibri politici generali, disposta al confronto «critico» con le forze democratiche riformiste e pronta a entrare a qualunque costo in parlamento, abbandonando così ogni prospettiva rivoluzionaria.

è giornalista e blogger. Laureato in Storia Americana all’Università di Torino ha conseguito un master in Studi Americani all’Università del Texas. Ha diretto «American West. La rivista italiana di Western Lifestyle». In Val Susa ha contribuito a fondare i presidi giornalistici «Tg Maddalena» e «Tg Vallesusa». Collabora con il Centro Studi Piero Gobetti di Torino per la cura del Fondo di documentazione Tav di cui è promotore.

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    2022
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    978-88-6548-418-0

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