Civic integration: critica di una strategia.
A cura di Vincenzo Carbone, Enrico Gargiulo, Maurizia Russo Spena

La civic integration è proposta come una nuova visione dei processi di inclusione dei migranti. Anche se sembra richiamarsi a un immaginario incentrato sui princìpi costituzionali, in realtà «l’integrazione civica» agisce come un dispositivo di disciplinamento «morale». Una visione che, a livello culturale, mira a produrre un certo grado di «assimilazione» rispetto ai presunti «valori» fondativi della comunità «ospitante». La presenza dei migranti nello spazio nazionale è dunque utile, e quindi gradita, a determinate condizioni, e deve essere modulata sulla base delle esigenze della componente «autoctona» della popolazione.

autor*

è ricercatore presso il Dipartimento di Scienze della Formazione dell’Università Roma Tre. Si occupa di transizioni scuola-lavoro e forme della precarietà.

è ricercatore a Venezia, nel Dipartimento di Filosofia e beni culturali di Ca’ Foscari. Si occupa di trasformazioni della cittadinanza, populismi e sapere di polizia.

è ricercatrice sociale indipendente, arabista di formazione, dottore di ricerca. Si occupa di politiche migratorie e vulnerabilità sociali.

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Recensioni

  1. Roberto Tronk

    Atti di resistenza e memorie coloniali @il manifesto

    Qui l’articolo.

Solamente clienti che hanno effettuato l'accesso ed hanno acquistato questo prodotto possono lasciare una recensione.

I confini dell’inclusione

    La civic integration tra selezione e disciplinamento dei corpi migranti
pagine: 
    204
anno: 
    2018
isbn: 
    9788865482377
libro 20,00

I confini dell’inclusione

    La civic integration tra selezione e disciplinamento dei corpi migranti
Civic integration: critica di una strategia.
libro 20,00
A cura di Vincenzo Carbone, Enrico Gargiulo, Maurizia Russo Spena

La civic integration è proposta come una nuova visione dei processi di inclusione dei migranti. Anche se sembra richiamarsi a un immaginario incentrato sui princìpi costituzionali, in realtà «l’integrazione civica» agisce come un dispositivo di disciplinamento «morale». Una visione che, a livello culturale, mira a produrre un certo grado di «assimilazione» rispetto ai presunti «valori» fondativi della comunità «ospitante». La presenza dei migranti nello spazio nazionale è dunque utile, e quindi gradita, a determinate condizioni, e deve essere modulata sulla base delle esigenze della componente «autoctona» della popolazione.

è ricercatore presso il Dipartimento di Scienze della Formazione dell’Università Roma Tre. Si occupa di transizioni scuola-lavoro e forme della precarietà.

è ricercatore a Venezia, nel Dipartimento di Filosofia e beni culturali di Ca’ Foscari. Si occupa di trasformazioni della cittadinanza, populismi e sapere di polizia.

è ricercatrice sociale indipendente, arabista di formazione, dottore di ricerca. Si occupa di politiche migratorie e vulnerabilità sociali.

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  1. Roberto Tronk

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    204
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    9788865482377

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