Il libro analizza la funzione della moneta americana nella costruzione dell’egemonia politica, economica e militare degli Stati Uniti, trattando contemporaneamente i due concetti su cui si è
concentrato il lavoro di Maurizio Lazzarato negli ultimi anni: la moneta e la guerra.
Il passaggio da un centro di comando del mercato mondiale (Inghilterra) a un altro (Usa) si dà tramite le guerre e ha al suo centro il sistema monetario e finanziario. L’imperialismo americano ha fatto del dollaro il cardine dell’economia interanzionale; con questo meccanismo gli Usa si sono appropriati gratuitamente di una parte della ricchezza mondiale. La crisi di questo sistema è la causa principale della guerra in corso.
Capitalismo e neoliberalismo sono due cose differenti e vanno rigorosamente tenute distinte. Le politiche capitaliste possono infatti avere diverse modalità di governance: fascista, populista, oligarchica, dittatoriale; il liberalismo vecchio e nuovo è solo una delle modalità di controllo e gestione. Nell’ultimo capitolo l’autore si confronta con la possibilità di rottura politica che la situazione di guerra determina.
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