La festa come paradigma del godimento rivoluzionario.

Questo pamphlet sfida rigorosamente tutte le teorie classiche e più affermate sulla festa nell’ambito dell’antropologia, della storia delle tradizioni popolari, della storia delle religioni e della teoria critica del Novecento.

Si tratta di uno scritto in stile situazionista e scientifico allo stesso tempo. Il suo obiettivo è dimostrare come tutte le concezioni della festa finora esposte dai grandi autori – tradizionalista, metastorica, fenomenologica, trasgressiva, comunitaria, dalla lunga durata, scettica – non tengano mai conto della festa come magnifica barbarie originaria: baldoria senza ritegno, pura cagnara, carnalità e deboscia, crudeltà e ferocia, ozio e inoperosità, banchetto e cornucopia, danze sfrenate e corteggiamenti sfrontati. L’autore afferma con forza che il rituale non è che la formalizzazione di un’insurrezione dei corpi dalla quale hanno avuto inizio le stesse religioni e che possiamo conoscere la festa fuori controllo soltanto se abbandoniamo il momento della sua reiterazione, simulazione e conservazione. Nelle feste fuori controllo di oggi come di ieri non si tratta di custodire soltanto un senso di festività, si tratta da una parte di spassarsela sempre come fosse la prima volta, senza riti, perché il contesto è solo un pretesto, dall’altra di mandare alla malora il senso di civiltà.

Contrapponendo il tempo festivo sia al tempo del lavoro sia al tempo libero il pamphlet affronta anche le tecniche di repressione psicopolitica che hanno permesso di contenere la forza pericolosa e senza freni della festa fuori controllo odierna trasformandola in festa sotto il comando del capitale e del potere politico anche laddove si dovesse presentare in una forma trasgressiva.

E contro lo scetticismo dei tantissimi autori che negano che la festa possa diventare rivoluzione, l’autore dimostra, al contrario, come essa si sia sempre rigenerata in nuove forme, anche segrete e clandestine: barricata per barricata, quartiere per quartiere, città per città.

autor*

è antropologo, psicogeografo, urbanista e scrittore di science fiction. Tra i fondatori del Luther Blissett Project, ha fatto parte di numerosi gruppi anti-artistici, di attivisti e di ricerca indipendenti sulle forme-di-vita urbane, tra cui il Centro di Ricerca dei Luoghi Singolari. Ha pubblicato nel 2010 Manuale di Psicogeografia, nel 2012 il romanzo sf La comunità dei sogni, nel 2015 La fine della città postmoderna, nel 2018, con Cobol Pongide, il libro patafisico Ufociclismo. Atlante tattico ad uso del ciclista sensibile. Vive e lavora a Roma.

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Feste fuori controllo

    Corpi ostili e tecniche di repressione psicopolitica
pagine: 
    96
anno: 
    2018
isbn: 
    9788865482520
libro 10,00

Feste fuori controllo

    Corpi ostili e tecniche di repressione psicopolitica
La festa come paradigma del godimento rivoluzionario.
libro 10,00

Questo pamphlet sfida rigorosamente tutte le teorie classiche e più affermate sulla festa nell’ambito dell’antropologia, della storia delle tradizioni popolari, della storia delle religioni e della teoria critica del Novecento.

Si tratta di uno scritto in stile situazionista e scientifico allo stesso tempo. Il suo obiettivo è dimostrare come tutte le concezioni della festa finora esposte dai grandi autori – tradizionalista, metastorica, fenomenologica, trasgressiva, comunitaria, dalla lunga durata, scettica – non tengano mai conto della festa come magnifica barbarie originaria: baldoria senza ritegno, pura cagnara, carnalità e deboscia, crudeltà e ferocia, ozio e inoperosità, banchetto e cornucopia, danze sfrenate e corteggiamenti sfrontati. L’autore afferma con forza che il rituale non è che la formalizzazione di un’insurrezione dei corpi dalla quale hanno avuto inizio le stesse religioni e che possiamo conoscere la festa fuori controllo soltanto se abbandoniamo il momento della sua reiterazione, simulazione e conservazione. Nelle feste fuori controllo di oggi come di ieri non si tratta di custodire soltanto un senso di festività, si tratta da una parte di spassarsela sempre come fosse la prima volta, senza riti, perché il contesto è solo un pretesto, dall’altra di mandare alla malora il senso di civiltà.

Contrapponendo il tempo festivo sia al tempo del lavoro sia al tempo libero il pamphlet affronta anche le tecniche di repressione psicopolitica che hanno permesso di contenere la forza pericolosa e senza freni della festa fuori controllo odierna trasformandola in festa sotto il comando del capitale e del potere politico anche laddove si dovesse presentare in una forma trasgressiva.

E contro lo scetticismo dei tantissimi autori che negano che la festa possa diventare rivoluzione, l’autore dimostra, al contrario, come essa si sia sempre rigenerata in nuove forme, anche segrete e clandestine: barricata per barricata, quartiere per quartiere, città per città.

è antropologo, psicogeografo, urbanista e scrittore di science fiction. Tra i fondatori del Luther Blissett Project, ha fatto parte di numerosi gruppi anti-artistici, di attivisti e di ricerca indipendenti sulle forme-di-vita urbane, tra cui il Centro di Ricerca dei Luoghi Singolari. Ha pubblicato nel 2010 Manuale di Psicogeografia, nel 2012 il romanzo sf La comunità dei sogni, nel 2015 La fine della città postmoderna, nel 2018, con Cobol Pongide, il libro patafisico Ufociclismo. Atlante tattico ad uso del ciclista sensibile. Vive e lavora a Roma.

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pagine: 
    96
anno: 
    2018
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    9788865482520

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