Un manifesto del «vino paesaggio». Tutto da scrivere, a partire da ora. Nel sensibile comune.
Postfazioni di Ilaria Bussoni e Michele Spanò

Questo libro vi prende e vi porta direttamente sul suolo erboso, punteggiato di fiori blu, di una vigna singolare e molteplice.
Non fatevi intimidire dal racconto iniziale, quasi tecnico: è solo una passeggiata linguistica dentro il bosco che quella vigna affianca.
Troverete, lungo il cammino, un intreccio enoico e immaginativo. Biografie incrociate e poco cronologiche, quelle di Federica Magrini e Lorenzo Mocchiutti, i Vignai da Duline. Voce chiara e forte di un vignaiolo planetario. Racconti a più voci. Divagazioni e paradigmi in vigna. Pause in cantina. Pezzi di Friuli. Tocai giallo. Il Judrio/Idrja/Judri. Arbe garbe. Pinot grigio. Insetti utili. Malvasia. Câreme. Prugne umeboshi. Soldati e Veronelli. Gelsi e siepi. Pinot nero. Masanobu Fukuoka. Chardonnay. Erba medica di Premariacco. Critica dell’assaggio. Casarsa. Refosco. Osmizze. Potatura relazionale. Api e vespe. Picolit. Prezzo. Vitis rupestris. Gianni Cosetti. Schioppettino…

E poi respirerete un sistema sentito e praticato. Chioma integrale. Mucca verde. Per Lorenzo Mocchiutti il vigneto è la nave spaziale in orbita nel viaggio verso una viticoltura yesterday, today, tomorrow. Quotidianamente lavora per dare materialità a una visione agricola. E per trasformarla. Enviromentally sound.
Le sue pratiche raccontano il meticoloso rispetto della terra, a partire dalla fisiologia della pianta e dalla vitalità del suolo, essenziali a un’agricoltura diffusa, partecipata, sensata: l’unica che guardi e si faccia avanti. L’unica che generi vini d’eccellenza, che distillino territorio.
La sua opera perderebbe ogni ragione di esistere se restasse chiusa in quel clos. Da là, si è d’altronde autonomamente defilata e si sta trasformando in un manifesto del «vino paesaggio». Tutto da scrivere, a partire da ora. Nel sensibile comune.

autor*

studi filosofici, è giornalista e si occupa di cultura materiale. Nata e cresciuta in Friuli, vive a Trieste. Ha lavorato nel fair trade con Altromercato. Ha collaborato con Luigi Veronelli per «EV Vini, cibi, intelligenze» e al progetto t/Terra e libertà/Critical wine. Ha diretto la rivista «Konrad». Oggi è caporedattrice del Seminario Permanente Luigi Veronelli. Per le edizioni DeriveApprodi ha pubblicato È un vino paesaggio. Teorie e pratiche di un vignaiolo planetario in Friuli (2017).

rassegna stampa

Recensioni

  1. Roberto Tronk

    «È un vino paesaggio su Bonvivre.ch»

    Qui la recensione del libro.

  2. Roberto Tronk

    «È un vino paesaggio» su @L’angolo del gusto en rose.it

    Qui la recensione di Camilla Guiggi.

Solamente clienti che hanno effettuato l'accesso ed hanno acquistato questo prodotto possono lasciare una recensione.

È un vino paesaggio

    Teorie e pratiche di un vignaiolo planetario in Friuli
pagine: 
    192
anno: 
    2017
isbn: 
    9788865482094
libro 15,00

È un vino paesaggio

    Teorie e pratiche di un vignaiolo planetario in Friuli
Un manifesto del «vino paesaggio». Tutto da scrivere, a partire da ora. Nel sensibile comune.
libro 15,00
Postfazioni di Ilaria Bussoni e Michele Spanò

Questo libro vi prende e vi porta direttamente sul suolo erboso, punteggiato di fiori blu, di una vigna singolare e molteplice.
Non fatevi intimidire dal racconto iniziale, quasi tecnico: è solo una passeggiata linguistica dentro il bosco che quella vigna affianca.
Troverete, lungo il cammino, un intreccio enoico e immaginativo. Biografie incrociate e poco cronologiche, quelle di Federica Magrini e Lorenzo Mocchiutti, i Vignai da Duline. Voce chiara e forte di un vignaiolo planetario. Racconti a più voci. Divagazioni e paradigmi in vigna. Pause in cantina. Pezzi di Friuli. Tocai giallo. Il Judrio/Idrja/Judri. Arbe garbe. Pinot grigio. Insetti utili. Malvasia. Câreme. Prugne umeboshi. Soldati e Veronelli. Gelsi e siepi. Pinot nero. Masanobu Fukuoka. Chardonnay. Erba medica di Premariacco. Critica dell’assaggio. Casarsa. Refosco. Osmizze. Potatura relazionale. Api e vespe. Picolit. Prezzo. Vitis rupestris. Gianni Cosetti. Schioppettino…

E poi respirerete un sistema sentito e praticato. Chioma integrale. Mucca verde. Per Lorenzo Mocchiutti il vigneto è la nave spaziale in orbita nel viaggio verso una viticoltura yesterday, today, tomorrow. Quotidianamente lavora per dare materialità a una visione agricola. E per trasformarla. Enviromentally sound.
Le sue pratiche raccontano il meticoloso rispetto della terra, a partire dalla fisiologia della pianta e dalla vitalità del suolo, essenziali a un’agricoltura diffusa, partecipata, sensata: l’unica che guardi e si faccia avanti. L’unica che generi vini d’eccellenza, che distillino territorio.
La sua opera perderebbe ogni ragione di esistere se restasse chiusa in quel clos. Da là, si è d’altronde autonomamente defilata e si sta trasformando in un manifesto del «vino paesaggio». Tutto da scrivere, a partire da ora. Nel sensibile comune.

studi filosofici, è giornalista e si occupa di cultura materiale. Nata e cresciuta in Friuli, vive a Trieste. Ha lavorato nel fair trade con Altromercato. Ha collaborato con Luigi Veronelli per «EV Vini, cibi, intelligenze» e al progetto t/Terra e libertà/Critical wine. Ha diretto la rivista «Konrad». Oggi è caporedattrice del Seminario Permanente Luigi Veronelli. Per le edizioni DeriveApprodi ha pubblicato È un vino paesaggio. Teorie e pratiche di un vignaiolo planetario in Friuli (2017).

Recensioni

  1. Roberto Tronk

    «È un vino paesaggio su Bonvivre.ch»

    Qui la recensione del libro.

  2. Roberto Tronk

    «È un vino paesaggio» su @L’angolo del gusto en rose.it

    Qui la recensione di Camilla Guiggi.

Solamente clienti che hanno effettuato l'accesso ed hanno acquistato questo prodotto possono lasciare una recensione.

pagine: 
    192
anno: 
    2017
isbn: 
    9788865482094

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