Dall’ottobre 1976 al gennaio 1977, contro la riforma Malfatti e il governo Andreotti, appoggiato dai comunisti, parte la protesta di studenti e ricercatori: le università vengono occupate, da Palermo a Napoli, da Roma a Bologna. C’è un nuovo soggetto politico in Italia, la generazione che va dai venti ai trent’anni. È il frutto della scolarizzazione di massa, dell’urbanizzazione delle periferie, della diffusione della militanza e di un’opinione di sinistra nei quartieri e nei luoghi di lavoro. Questa ricomposizione di classe diventa biografica. Daddo viene da una buona famiglia borghese romana che abita 

in un quartiere alto, alla Balduina, dove ci sono medici, avvocati, professori universitari; Paolo viene da Primavalle, un quartiere che sta sempre al limite tra la dignità proletaria e il degrado sottoproletario. La loro amicizia, la loro comune militanza è il prodotto di queste trasformazioni: entrambi stanno tradendo le loro origini, i loro quartieri, i loro destini. Come loro, migliaia di giovani, decine di migliaia. Per farsi strada, questo nuovo soggetto economico e politico sa che solo l’estremismo, l’illegalità, la violenza è il mezzo. Lo sa d’esperienza, non di testa. Contro tutto e contro tutti: contro i fascisti, contro la scuola, contro i riformisti, contro lo Stato, contro i padroni, contro la sinistra istituzionale.

È il 2 febbraio 1977. A Roma c’è una manifestazione contro l’aggressione fascista del giorno prima all’Università. A piazza Indipendenza, si spara. Un fotografo continua a fare scatti… 

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rassegna stampa

Recensioni

  1. Roberto Tronk

    “Daddo e Paolo. L’inizio della grande rivolta” da Sololibri.net

    Recensione di Mario Bonanno a “Daddo e Paolo. L’inizio della grande rivolta” – da Sololibri.net, 31 marzo 2012

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  2. Roberto Tronk

    Video intervento di Lanfranco Caminiti su “Daddo e Paolo”

    Video intervento di Lanfranco Caminiti sugli anni Settanta e su “Daddo e Paolo. L’inizio della grande rivolta” – da Youtube, 28 marzo 2012

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  3. Roberto Tronk

    “Il fotografo non è un educatore” da Alfabeta2

    Recensione di Antonello Frongia a “Daddo e Paolo. L’inizio della grande rivolta” – da Alfabeta2, maggio 2012

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  4. Roberto Tronk

    “Due fotogrammi sospesi nel tempo” dal Manifesto

    Recensione di Marco Guarella a “Daddo e Paolo. L’inizio della grande rivolta” – dal Manifesto, 19 aprile 2012

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  5. Roberto Tronk

    “Le pistole e il 77”

    Recensione di Maria Simonetti a “Daddo e Paolo. L’inizio della grande rivolta” – da L’Espresso Online, 22 giugno 2012

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  6. Roberto Tronk

    “Epica di un’amicizia armata” da Repubblica.it

    Recensione di Michele Smargiassi a “Daddo e Paolo. L’inizio della grande rivolta” – da Repubblica.it, 04 maggio 2012

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Daddo e Paolo

    L’inizio della grande rivolta. Roma, piazza Indipendenza, 2 febbraio 1977
pagine: 
    144
anno: 
    2012
isbn: 
    9788865480434
libro 20,00

Daddo e Paolo

    L’inizio della grande rivolta. Roma, piazza Indipendenza, 2 febbraio 1977
libro 20,00

Dall’ottobre 1976 al gennaio 1977, contro la riforma Malfatti e il governo Andreotti, appoggiato dai comunisti, parte la protesta di studenti e ricercatori: le università vengono occupate, da Palermo a Napoli, da Roma a Bologna. C’è un nuovo soggetto politico in Italia, la generazione che va dai venti ai trent’anni. È il frutto della scolarizzazione di massa, dell’urbanizzazione delle periferie, della diffusione della militanza e di un’opinione di sinistra nei quartieri e nei luoghi di lavoro. Questa ricomposizione di classe diventa biografica. Daddo viene da una buona famiglia borghese romana che abita 

in un quartiere alto, alla Balduina, dove ci sono medici, avvocati, professori universitari; Paolo viene da Primavalle, un quartiere che sta sempre al limite tra la dignità proletaria e il degrado sottoproletario. La loro amicizia, la loro comune militanza è il prodotto di queste trasformazioni: entrambi stanno tradendo le loro origini, i loro quartieri, i loro destini. Come loro, migliaia di giovani, decine di migliaia. Per farsi strada, questo nuovo soggetto economico e politico sa che solo l’estremismo, l’illegalità, la violenza è il mezzo. Lo sa d’esperienza, non di testa. Contro tutto e contro tutti: contro i fascisti, contro la scuola, contro i riformisti, contro lo Stato, contro i padroni, contro la sinistra istituzionale.

È il 2 febbraio 1977. A Roma c’è una manifestazione contro l’aggressione fascista del giorno prima all’Università. A piazza Indipendenza, si spara. Un fotografo continua a fare scatti… 

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  1. Roberto Tronk

    “Daddo e Paolo. L’inizio della grande rivolta” da Sololibri.net

    Recensione di Mario Bonanno a “Daddo e Paolo. L’inizio della grande rivolta” – da Sololibri.net, 31 marzo 2012

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  2. Roberto Tronk

    Video intervento di Lanfranco Caminiti su “Daddo e Paolo”

    Video intervento di Lanfranco Caminiti sugli anni Settanta e su “Daddo e Paolo. L’inizio della grande rivolta” – da Youtube, 28 marzo 2012

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  3. Roberto Tronk

    “Il fotografo non è un educatore” da Alfabeta2

    Recensione di Antonello Frongia a “Daddo e Paolo. L’inizio della grande rivolta” – da Alfabeta2, maggio 2012

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  4. Roberto Tronk

    “Due fotogrammi sospesi nel tempo” dal Manifesto

    Recensione di Marco Guarella a “Daddo e Paolo. L’inizio della grande rivolta” – dal Manifesto, 19 aprile 2012

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  5. Roberto Tronk

    “Le pistole e il 77”

    Recensione di Maria Simonetti a “Daddo e Paolo. L’inizio della grande rivolta” – da L’Espresso Online, 22 giugno 2012

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  6. Roberto Tronk

    “Epica di un’amicizia armata” da Repubblica.it

    Recensione di Michele Smargiassi a “Daddo e Paolo. L’inizio della grande rivolta” – da Repubblica.it, 04 maggio 2012

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pagine: 
    144
anno: 
    2012
isbn: 
    9788865480434

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