Il libro è un’autobiografia: quella di Anna, figlia di Toni Negri, professore di Scienze politiche all’Università di Padova, fondatore di Potere operaio e leader di Autonomia operaia. Ed è anche una storia personale e intima; racconta l’infanzia e l’adolescenza di una figlia, insieme alle vicende familiari fra gli anni Settanta e Ottanta. Soprattutto le vicende di un padre ingombrante che un po’ come uno spettro l’ha accompagnata nella sua vita.È il maggio del 1977 quando in casa Negri irrompono i carabinieri a mitra spianati. La dodicenne
Anna li guarda a lungo, rabbrividisce al contatto della canna fredda dell’arma sulla pancia attraverso la canottiera e poi scoppia a ridere. Anna è una testimone, suo malgrado. Da un lato
c’è la figura paterna, assente, contraddittoria, complessa, capace di suscitare alternativamente sarcasmo e invidia nei compagni di scuola di Anna. Dall’altro, un percorso di crescita e
maturazione che ha come tutori hippy e intellettuali, famiglie «bene» e rivoluzionari armi in pugno. Sullo sfondo il terrorismo, la politica extraparlamentare, i movimenti. E poi il padre in
carcere, Parigi, l’irreperibilità, la solitudine. Ma tutto, ancora una volta, viene ricondotto a lei, Anna. Anna che soffre di disturbi alimentari, che si innamora, che cerca stabilità nella sfuggente figura paterna, che mal tollera la nevrotica sfida della madre nel tenere unita la famiglia, che prova a vivere una vita normale sui banchi di scuola. Anna che, ancora oggi, cammina con un piede impigliato nella Storia.
Recensioni
Ufficio Stampa –
Qui e qui l’intervista di Antonio Gnoli ad Anna Negri libro pubblicata su «Robinson» de «la Repubblica»
Solamente clienti che hanno effettuato l'accesso ed hanno acquistato questo prodotto possono lasciare una recensione.