Il libro documenta l’insieme dell’opera visiva di Nanni Balestrini, che durante gli ultimi cinquant’anni si è svolta parallelamente a quella poetica e narrativa. Un lungo lavoro che partendo dall’aspetto fisico della parola e utilizzando i più diversi procedimenti e materiali – carta stampata, timbri, plastica, lastre tipografiche, carte geografiche, nuove tecnologie […] – ha creato un universo di immagini verbali del nostro tempo, un grande racconto visivo dove la cronaca si mescola alla riflessione estetica e sociale.
Balestrini ha partecipato a numerose mostre in Italia e all’estero. Nel 1993 alla Biennale di Venezia e negli ultimi anni con personali alla Galleria Mazzoli di Modena, al MACRO Museo d’arte Contemporanea di Roma, alla Fondazione Morra di Napoli, alla Fondazione Mudima di Milano. Il volume comprende più di cento pagine di riproduzioni a colori delle opere, accompagnate da testi di critici e scrittori che hanno seguito il lavoro dell’artista, tra gli altri Gillo Dorfles e Umberto Eco, Achille Bonito Oliva e Edoardo Sanguineti.
«Balestrini simula un’operazione di massaggio del linguaggio, mediante una condensazione manuale che ne evidenzia l’aspetto fisico e tangibile […]. Tutto è oggetto trovato, ma proprio per questo manipolato e manipolabile. Balestrini realizza opere che sono un suggerimento di opera, fondazione di un metodo evidente ma che richiede in ogni caso lo stato di grazia dell’artista capace di portare il materiale nella necessità della forma». (Achille Bonito Oliva).
Testi di
Paolo Fabbri, Edoardo Sanguineti, Franco Purini, Toni Negri, Achille Bonito Oliva, Umberto Eco, Paul Virilio, Tommaso Ottonier, Reinhard Sauer, Renato Barilli, Manuela Gandini, Gillo Dorfles.
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