Chi meglio di Gianfranco Manfredi può fare un racconto avvicente ed esaustivo della cultura popolare dal I secolo dopo Cristo alla fine dell’Ottocento? Chi meglio del notissimo cantautore milanese, autore di romanzi e di saghe a fumetti che hanno raggiunto decine di migliaia di lettori, può passare in rassegna la cultura delle classi popolari che si esprime nel mondo rurale e castellano, nel mondo dei vagabondi e dei poveri, dei commercianti, dei lavoratori e delle plebi dei centri urbani fino alle soglie del Novecento?
A partire da una capacità di racconto che attinge a una vastissima conoscenza storica e ai generi più diversi, dai testi autoriali per la musica alla sceneggiatura televisiva, dalla scrittura per il fumetto al romanzo, Gianfranco Manfredi è tra i pochi grandi narratori in grado di proporre al grande pubblico una storia culturale dei rapporti tra ceti subalterni e classi egemoni.
Un libro dedicato alla cultura del popolo, quella cultura «dal basso» che ritroviamo nelle espressioni della vita popolare e negli stili di vita, nelle forme di comunicazione (dalla predicazione religiosa alla propaganda politica) e nei modi attraverso i quali si è dato forma e rappresentazione a quell’insieme sfuggente e mutevole che è il popolo. Un libro scritto da un grande amante e frequentatore della cultura popolare: un autore che ha saputo farla vivere nei suoi grandi racconti musicali, letterari, televisivi e a fumetti.
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