Conversazioni con Enrico Lanza: la lunga militanza di un sindacalista

Abbiamo fatto un sindacato è una storia collettiva, una storia di lotte di fabbrica, prima sull’onda della grande offensiva operaia degli anni Sessanta e Settanta, poi per difendere i lavoratori sempre più precari. Ma è anche la biografia sindacale di Enrico Lanza, ripercorsa in questa lunga intervista.
Entrato in Fiat nel 1962, l’anno della rivolta di piazza Statuto a Torino, Lanza vive l’Autunno caldo al Lingotto, partecipa all’esperienza unitaria dell’Flm e al sindacato dei consigli. Licenziato nel 1976 da una piccola fabbrica della cintura torinese, che risponde al suo licenziamento con un mese di occupazione, diventa operatore sindacale per la Fim, i metalmeccanici della Cisl, negli anni del protagonismo operaio. Si oppone all’involuzione del sindacato cattolico, che era stato capace di intercettare istanze radicali, dall’egualitarismo alla riduzione dell’orario di lavoro al sindacato unitario dei consigli. Nel 1995 decide di uscire dalla Cisl ed è tra i fondatori dell’Associazione lavoratori del pinerolese, un sindacato di base, autorganizzato, a base territoriale, di cui è stato a più riprese presidente. Segue le fabbriche in crisi, i movimenti contro la guerra, la lotta No tav della val di Susa e sostiene gli immigrati che attraversano i confini.
Nei ricordi di Lanza emergono le lotte dell’Indesit, della Beloit-Pmt, della Riv-Skf, della Fiat di Villar, della Manifattura di Perosa e della Cascami seta: volti, storie e vite di lavoratrici e lavoratori che hanno animato il conflitto sociale di un territorio non pacificato.

autor*

Luca Perrone collabora con la rivista «Machina» di DeriveApprodi, per la quale, con M. Pentenero, ha curato il testo La riproduzione del futuro. Le ipotesi di Romano Alquati per una trasformazione radicale. Ha pubblicato Banditi nelle Valli valdesi. Storie del XVII secolo (Claudiana, 2021).

Enrico Lanza è uno dei protagonisti della vita sindacale del pinerolese. Ha lavorato in Fiat a Torino dal 1962, licenziato nel 1976 da una fabbrica di Bruino, diviene operatore sindacale nella Fim-Cisl prima a Orbassano e poi a Pinerolo. Nel 1995 rompe con la Fim ed è tra i fondatori del sindacato di base Alp (Associazione lavoratori pinerolesi), di cui è presidente.

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Abbiamo fatto un sindacato

    Enrico Lanza: una vita dalla parte dei lavoratori
pagine: 
    224
anno: 
    2022
isbn: 
    9788865484388
libro 18,00

Abbiamo fatto un sindacato

    Enrico Lanza: una vita dalla parte dei lavoratori
Conversazioni con Enrico Lanza: la lunga militanza di un sindacalista
libro 18,00

Abbiamo fatto un sindacato è una storia collettiva, una storia di lotte di fabbrica, prima sull’onda della grande offensiva operaia degli anni Sessanta e Settanta, poi per difendere i lavoratori sempre più precari. Ma è anche la biografia sindacale di Enrico Lanza, ripercorsa in questa lunga intervista.
Entrato in Fiat nel 1962, l’anno della rivolta di piazza Statuto a Torino, Lanza vive l’Autunno caldo al Lingotto, partecipa all’esperienza unitaria dell’Flm e al sindacato dei consigli. Licenziato nel 1976 da una piccola fabbrica della cintura torinese, che risponde al suo licenziamento con un mese di occupazione, diventa operatore sindacale per la Fim, i metalmeccanici della Cisl, negli anni del protagonismo operaio. Si oppone all’involuzione del sindacato cattolico, che era stato capace di intercettare istanze radicali, dall’egualitarismo alla riduzione dell’orario di lavoro al sindacato unitario dei consigli. Nel 1995 decide di uscire dalla Cisl ed è tra i fondatori dell’Associazione lavoratori del pinerolese, un sindacato di base, autorganizzato, a base territoriale, di cui è stato a più riprese presidente. Segue le fabbriche in crisi, i movimenti contro la guerra, la lotta No tav della val di Susa e sostiene gli immigrati che attraversano i confini.
Nei ricordi di Lanza emergono le lotte dell’Indesit, della Beloit-Pmt, della Riv-Skf, della Fiat di Villar, della Manifattura di Perosa e della Cascami seta: volti, storie e vite di lavoratrici e lavoratori che hanno animato il conflitto sociale di un territorio non pacificato.

Luca Perrone collabora con la rivista «Machina» di DeriveApprodi, per la quale, con M. Pentenero, ha curato il testo La riproduzione del futuro. Le ipotesi di Romano Alquati per una trasformazione radicale. Ha pubblicato Banditi nelle Valli valdesi. Storie del XVII secolo (Claudiana, 2021).

Enrico Lanza è uno dei protagonisti della vita sindacale del pinerolese. Ha lavorato in Fiat a Torino dal 1962, licenziato nel 1976 da una fabbrica di Bruino, diviene operatore sindacale nella Fim-Cisl prima a Orbassano e poi a Pinerolo. Nel 1995 rompe con la Fim ed è tra i fondatori del sindacato di base Alp (Associazione lavoratori pinerolesi), di cui è presidente.

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pagine: 
    224
anno: 
    2022
isbn: 
    9788865484388

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